di Fabiano Polimeni
Maranello (Modena). Si è alzato il sipario sulla F150, la monoposto che Fernando Alonso e Felipe Massa proveranno a portare alla conquista del titolo iridato nel Mondiale di F1 alle porte. E’ stata una presentazione che ha svelato sì la vettura che reca nel nome l’omaggio ai 150 anni dell’Unità d’Italia, ma per stessa ammissione dei protagonisti, sarà una monoposto che subirà profonde modifiche prima dell’esordio in Bahrain. Quel che colpisce a prima vista, è la parte anteriore molto alta, con un muso molto scavato nella parte inferiore, che ha portato – lo si intuisce già visivamente – a una nuova geometria di attacco delle sospensioni anteriori, adesso molto più inclinate verso il basso nella vista frontale. Altra novità che colpisce nella prima, sommaria, analisi della F150, è un lavoro di estremizzazione nella zona delle pance laterali, adesso molto scavate in basso, con un piano superiore più squadrato. Le altre modifiche, sono direttamente influenzate dai nuovi regolamenti, così scompare la “pinna” che collegava airscope e ala posteriore, adesso è di dimensioni molto più contenute, poi, tra le modifiche “nascoste”, c’è il Kers, reintrodotto dopo una stagione di assenza. E l’adozione del dispositivo ha influenzato non poco il progetto, come hanno spiegato l’ing. Aldo Costa e il capo dei motoristi Luca Marmorini. Non poteva mancare la consueta presentazione del presidente Luca Cordero di Montezemole, che ha fissato l’obiettivo, toccando altri importanti elementi di discussione nelle ultime settimane. Questo è quel che hanno detto i protagonisti alla presentazione della F150.
Luca Cordero di Montezemolo. “Passano gli anni, ma giornate come queste sono sempre emozionanti e piene di speranze. Abbiamo due piloti che non vogliono più perdere il Mondiale all’ultima gara e, quel che è importante, è che dal 1997 la Ferrari, con persone e uomini diversi, o ha vinto sempre i Mondiali o, a esclusione di un anno, quando ha perso lo ha fatto all’ultima gara. Dobbiamo vincere, ce la metteremo tutta per farlo, abbiamo aggiornato la squadra in quella che è una “stabilità dinamica”, con qualche inserimento in specifiche aree dove abbiamo bisogno di migliorare.
Per noi, è anche una settimana importantissima, con la presentazione, i primi test, le speranze in attesa dei confronti con i concorrenti. E’ una settimana in cui abbiamo presentato una grande sfida, anche nel campo delle granturismo, con la prima Ferrari a quattro ruote motrici, che vuole essere auto da prestazioni estreme e coniugare al contempo spazio e fruibilità in tutte le condizioni. Avremo molte gare davanti, una stagione lunga, inizieremo a lavorare con grande passsione e convinzione. Si dovrà lavorare anche con la Federazione per migliorare i regolamenti, abbiamo bisogno di evitare che la Formula 1 diventi esercizio fondamentalmente aerodinamico: abbiamo bisogno di stabilità di regolamenti mantenendo il DNA della Formula 1, prestazioni estreme, tecnologia d’avanguardia. In ultimo, avrete notato la grande attenzione al tricolore. Con molta umiltà, la Ferrari ha un ruolo nel mondo come ambasciatore dell’Italia. In un momento in cui il Paese si distingue per essere in un “tutti contro tutti”, mandiamo un segnale dal mondo dello sport, di grande amore per il Paese e di rispetto, è un bel segnale che viene da questa terra”.
Aldo Costa. “Tante novità regolamentari, soprattutto dal punto di vista aerodinamico. La parte anteriore della scocca è cambiata, non c’è più doppio diffusore, l’ala posteriore sarà mobile, mentre non lo sarà l’anteriore. Altri cambiamenti sono legati all’adozione del Kers, alla revisione di alcune strutture di sicurezza. Infine, quest’anno ci sarà una distribuzione dei pesi prefissata, in un range che andrà da un minimo a un massimo. Tutti quesi grandi cambiamenti hanno avuto un impatto notevole nell’evoluzione del progetto. Quanto alle nuove gomme, in dicembre abbiamo svolto il primo test, da Pirelli abbiamo i dati sui quali lavoriamo per le simulazioni. Le gomme hanno avuto un impatto importante, stiamo rielaborando le sospensioni e lavoreremo molto sugli assetti. Inoltre, hanno anche un impatto aerodinamico, perchè hanno un profilio diverso e un’orma di contatto diversa”.
Luca Marmorini. “Quanto al propulsore, vige sempre il congelamento dei motori, abbiamo lavorato così sul miglioramento dei consumi e dell’affidabilità. E’ stato reintrodotto il Kers, che ha comportato una modifica della parte anteriore del motore. Forti dell’esperienza del 2009, abbiamo ridotto peso e volume d’ingombro del kers. E’ proseguito lo sviluppo sull’abbattimento dei consumi, quest’anno con il pacchetto del Kers che sarà alloggiato all’interno del serbatoio, l’impatto è stato molto forte”.
Nick Tombazis. “L’aerodinamica è stata rivista profondamete per i cambi regolamentari. All’anteriore l’ala per adesso è quella del 2010, la nuova verà introdotta nei test. Abbiamo alzato la sospensione e la parte anteriore del telaio, inserendo appendici per migliorare il flusso verso il fondo. Abbiamo alzato un pò anche il pilota, e le fiancate sono molto più scavate nella parte inferiore. Nella zona del serbatoio è stato collocato il Kers. Al posteriore, c’è un diverso comportamento degli scarichi e del diffusore, abbiamo lavorato per migliorare l’aerodinamica. Il diffusore è molto più basso e semplice, a causa dei regolamenti. L’ala posteriore mobile, avrà sviluppi molto importanti già per la prima gara, è stata progettata non solo per garantire carico ma perdere resistenza in rettilineo. Dobbiamo massimizzare il tempo di sviluppo, spingiamo i tempi di definizione delle carrozzerie per la prima gara fino all’ultimo momento. Tutta la carrozzeria sarà rivista, come anche l’ala anteriore, la sospensione, gli scarichi, la zona dell’ala posteriore. Siamo al primo passo, per la prima gara avremo grandi step in avanti sul lato visivo e prestazionale”.
Fonte Immagini: Ferrari.com