Reggio Calabria. Si è svolta oggi una conferenza stampa convocata a Palazzo Campanella dall’assessore regionale al Bilancio, Giacomo Mancini. L’occasione è stata fornita dalla relazione annuale della sezione regionale della Corte dei Cont, presentata martedì. Parte subito all’attacco Mancini, che sui rilievi mossi dal suo predecessore, Demetrio Naccari Carlizzi, circa lo stato finanziario del Comune di Reggio Calabria, alza il tiro e si domanda: “Quale credibilità può avere un censore che è stato così criticato dalla Corte dei Conti? Io mi prenderei una lunga pausa, anche di studio”. Mancini affronta lo spinoso tema dei numeri supportato dai dati rivelati dali magistrati contabili e relativi al bilancio predisposto da Naccari Carlizzi per il 2009. Le considerazioni dell’attuale assessore regionale si reggono sulle constatazioni che, come specificato nella relazione: “Mai il bilancio della gestione Loiero è stato approvato nei termini prescritti dalla legge, mentre noi lo abbiamo approvato e deliberato nel 2010”. A questo si aggiunga, afferma Mancini, che è stato “gravissimo il mancato rispetto del Patto di stabilità nel 2008, mentre nel 2009, zoppicando e con artifizi contabili sono riusciti a tagliare il traguardo. Noi lo abbiamo fatto con scioltezza”. Le cifre che presenta Mancini sono lì ad evidenziare che: “Nei primi tre mesi del 2010 avevano già speso metà del plafond a disposizione nelle somme in bilancio”. Una gestione delle risorse che è stata accompagnata, prosegue l’esponente della Giunta Scopelliti, dalla: “Sterilità delle misure di contenimento della spesa”. Del resto, secondo quanto contenuto nel documento della Corte dei Conti, si è assistito ad: “Un aumento delle consulenze e delle spese inutili e voluttuarie che era arrivato alle stelle”. Mancini ha poi colto l’occasione per rendere noto che, riguardo la conduzione della finanza derivata, anch’essa bocciata dai magistrati contabili, si sta pensando di avviare: “Un’azione penale” da affiancare a quelle di natura amministrativa e civile. L’assessore regionale è andato avanti nell’affondo indirizzato a Naccari, rimarcando che: “Nel precedente bilancio venivano aumentate le entrate, in modo da poter far crescere le uscite, considerato che deve esserci corrispondenza. Per esempio, alla voce delle entrate tributi regionali derivanti dalle tasse automobilistiche nel 2010 è stata portata la cifra di 140 milioni, nel 2009 di 135 milioni e nel 2008 addirittura di 156 milioni, mentre in realtà il dato storico era di 115-120 milioni di euro”. Gli spunti critici offerti dalla relazione annuale della Corte dei Conti hanno, peraltro, permesso a Mancini di sottolineare che con la Giunta Loiero si sono registrate: “L’assenza di una politica nella valorizzazione del patrimonio immobiliare e la crescita incontrollata di debiti fuori bilancio”. Due osservazioni critiche che avranno dirette conseguenze nell’azione politica del Consiglio regionale. L’assessore Mancini, a tal proposito, ha, infatti, annunciato che si sta già provvedendo a censire il patrimonio, un procedimento al termine del quale i beni in questione saranno ceduti “”da un lato per fare cassa, e dall’altro per evitare spese inutili all’ente regionale”.
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