Cosenza. Il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, ha incontrato oggi a Cosenza i giornalisti per respingere le accuse circa la presunta decisione di accordare nuovi accreditamenti ad altre strutture sanitarie private. Il governatore ha replicato con nettezza a queste notizie filtrate nei giorni scorsi ed ha spiegato che: “Non ci sono nuovi accreditamenti, ci sono solo accreditamenti provvisori che erano stati decisi negli anni passati. Noi abbiamo concesso una proroga fino a settembre 2010 per le strutture che dovevano adeguarsi al fine di ottenere l’accreditamento definitivo. Abbiamo rispettato pienamente la legge”. E’ stata l’occasione, quella odierna, per rispondere anche alle critiche mosse dalle forze del centro sinistra cui Scopelliti ha mandato a dire che: “Il limite della Calabria oggi è rappresentato da una parte della politica stessa. Invece che adottare una politica che incalzi il governatore proponendo e attuando strategie tese a rafforzare il concetto di una sanità virtuosa, loro tendono alla conservazione, che significa lobby affaristiche e ‘ndrangheta. Non sono in buona compagnia, anche se involontariamente. Spero se ne rendano conto. Ho sempre detto che dovevamo fare il contrario di quello che ha fatto il governo precedente. Stiamo andando in questa direzione e ottenendo risultati importanti”. Il presidente della Regione si è poi soffermato sulle accese discussioni che stanno avendo ad oggetto l’esenzione del ticket sanitario, che sarebbe stato predisposto in modo da penalizzare i ceti meno abbienti. Al riguardo il governatore ha sottolineato che: ”Abbiamo allargato le fasce dell’esenzione ticket, da 12mila euro a 36mila euro. Quindi mi pare che al contrario la platea si allarghi”. Scopelliti ha poi continuato a mettere nel mirino i partiti dell’opposizione che stanno muovendo critiche all’attuale gestione del settore della sanità, tuonando con frasi che non lasciano spazio ad interpretazioni ambigue. Il presidente della Regione, infatti, ha rimarcato che: “Ci sono stati assessori che in Calabria che hanno fatto assumere le mogli con i concorsi pubblici, ci sono state situazioni imbarazzanti in cui i manager corrispondevano alle logiche della politica e sono state assunte persone che non avevano i requisiti. Queste cose le racconteremo ai calabresi in maniera dettagliata e puntuale, devono sapere che dopo aver governato e aver portato la regione allo sfascio hanno ancora il coraggio di parlare”.
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