Reggio Calabria. E’ di qualche mese fa, l’indignazione di una parte della città per i bambini rom lasciati a piedi dallo scuolabus perché colpevoli di non aver pagato la quota annuale del servizio trasporto Atam.
Finalmente la questione giunge alla conclusione grazie all’impegno e alla sensibilità dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Sebastiano Vecchio che ha raggiunto un accordo con l’Amministratore Unico dell’Atam Demetrio Arena.
I bambini (più di 100) avranno finalmente la possibilità di usufruire di in servizio che permette loro di frequentare con la dovuta assiduità la loro scuola a Catona e di adempiere dunque al loro diritto di istruzione in questi mesi un po’ sofferto. Grazie a quest’accordo possiamo dire di aver superato due ostacoli che gravavano sui bambini rom: il pregiudizio di una condizione socio-economica che li aveva penalizzati insieme alla posizione decentrata del loro quartiere di residenza.
L’altro ostacolo, superato ormai, è la dispersione scolastica in cui incorrono i bambini quando cadono nell’irregolarità delle frequenze, in ritardi, in interruzioni, in ripetenze, ecc.., e che poi possono sfociare nell’uscita anticipata dei ragazzi dal sistema scolastico. Con questo servizio è stata scongiurata per questi bambini la dispersione scolastica, che dobbiamo dire, incrocia più mondi formativi e non si lega ad un’unica condizione sociale.
Per la seconda volta l’Assessore Vecchio si è reso promotore della soluzione del problema, come aveva fatto nell’ottobre 2009 in cui si era assunto la responsabilità, sempre in accordo con il dott. Arena e aveva riattivato il servizio scuolabus che era stato interrotto.
Plauso dunque all’Assessore che si rende tramite dei bisogni e delle necessità dei cittadini non solo con le istituzioni, ma anche con le strutture dei servizi più importanti della città; una vicenda che si è conclusa solo oggi, non per negligenza degli interlocutori, ma per l’iter burocratico a cui bisogna attenersi.