Reggio Calabria. “L’ultima querelle sul certificato on line conferma un andazzo chiaro da anni: nonostante il giudizio ampiamente positivo dei cittadini per il loro radicamento nel tessuto sociale e per la costante vicinanza ai malati e alle loro famiglie, i medici di base non sono per niente amati dal sistema sanitario regionale”. Lo dichiara il capogruppo regionale della Federazione della Sinistra, Nino De Gaetano, intervenendo nel merito delle recenti controversie sull’introduzione del certificato on line. “L’ultimo balzello inventato dal ministro Brunetta conferma infatti un eccesso di burocratizzazione che sta ingolfando da tempo di mansioni improprie una professione che dovrebbe essere, invece, interamente indirizzata all’assistenza del paziente. Il tutto mentre le retribuzioni sono ferme agli anni della lira e mancano da troppo tempo concrete iniziative per incentivare assunzioni di collaboratori ed assistenti. Le polemiche sul certificato di malattia on line rappresentano, quindi, l’occasione per riflettere ad ampio raggio sulle problematiche di una categoria che dal 1 febbraio è andata in contro ad un ulteriore aggravamento del carico di lavoro. Eppure basterebbe poco per snellire un sistema che va di certo migliorato e che pone, in particolare, alcuni interrogativi sul valore legale della nuova certificazione e sulla sua conservazione: perché non prevedere, per esempio, l’autocertificazione per i primi tre giorni di assenza ed una forma di retribuzione per ogni certificato rilasciato? Si tratta di provvedimenti di buon senso cui però è necessario far seguire al più presto interventi strutturali dal valore più generale: per i medici di famiglia servono un adeguamento degli stipendi e un piano di incentivi per permettere l’assunzione di collaboratori di studi e assistenti amministrativi e infermieristici. Solo così si potrà garantire alla categoria il giusto sostegno, permettendo di migliorare il servizio offerto ai pazienti e di aprire nuovi canali occupazionali per tanti giovani calabresi”.
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