Magarò (Lista Scopelliti): “Dalle associazioni antiracket condivisione totale del pacchetto di leggi regionali antimafia”

Reggio Calabria. Con l’audizione dei rappresentanti delle associazioni antiracket presenti sul territorio calabrese, riconosciute dal Ministero dell’Interno, si è conclusa la seduta della Commissione contro il fenomeno della mafia in Calabria, presieduta da Salvatore Magarò (Scopelliti Presidente). Nel pomeriggio odierno, sono intervenuti Maria Teresa Morano e Gaetano Saffioti, rispettivamente coordinatrice e vice-coordinatore regionali delle Associazioni antiracket FAI, Aldo Borgese (Associazione Antiracket ed Antiusura “Città di Rosarno”, Ranieri Barillà (Associazione A.P.I.C.A. onlus di Polistena), Domenico Commisotto (A.C.T. – Associazione commercianti di Taurianova), Antonio Marcianò (A.L.I.L.A.C.C.O. – SOS Impresa), Aldo Alessio (Associazione Antiracket città di Gioia Tauro), Luigi Molina e Sergio Gerace (A.C.I.P.A.C. – Associazione Commercianti Imprenditori Professionisti Artigiani di Cittanova), l’assessore Pasquale La Gamba (Ass. Antiracket Antiusura Provincia Vibo Valentia onlus), Orazio Mannarino (Associazione Antiracket Amantea), Armando Caputo e Tommaso De Pace (Associazione antiracket Lamezia Terme). Esprimendosi positivamente sui progetti di legge all’esame della Commissione, i rappresentanti delle associazioni antiracket hanno fornito proposte e suggerimenti che saranno inviati, via e-mail, al Servizio della Commissione contro il fenomeno della mafia in Calabria. A margine della seduta, il presidente Salvatore Magarò ha dichiarato: “La condivisione totale dei progetti di legge da parte delle associazioni antiracket che operano in prima fila, ogni giorno, contro l’illegalità, è testimonianza tangibile che la strada imboccata dal presidente della Giunta regionale, Giuseppe Scopelliti, è quella giusta e vincente. Fra i punti più qualificanti della proposta di legge in materia di appalti pubblici e contabilità regionale: il recepimento della normativa nazionale con la quale le Regioni, gli enti locali, le comunità montane, gli enti subregionali, strumentali e le società in house regionali, sono tenuti, nelle procedure di appalti pubblici e di contabilità, a predisporre un conto corrente unico che consenta la tracciabilità dei flussi finanziari, cioè dei movimenti in entrata ed in uscita. Ancora, l’istituzione di una Banca dati informatizzata, presso il Dipartimento Bilancio della Regione, contenente le informazioni di tutte le operazioni contabili. Di grande rilevanza anche il progetto di legge che stabilisce interventi regionali di sostegno alle imprese vittime di reati di ‘ndrangheta. Un segnale concreto di attenzione, soprattutto doveroso da parte dell’Istituzione regionale nei confronti di chi ha operato la scelta chiara di stare dalla parte dello Stato e delle regole”.