Palermo. “I dati dell’Osservatorio regionale sui prodotti e servizi bancari mostrano che i tassi praticati dalle banche in Sicilia non si discostano significativamente da quelli del resto del Paese e che il drenaggio dei depositi verso altre parti d’Italia si è fortemente attenuato. Ma rimane il problema delle garanzie richieste dalle banche a imprese e famiglie: c’è uno scostamento al quale la Regione intende far fronte con il microcredito alle famiglie e i consorzi fidi per le aziende. Le banche devono, però, fare la loro parte, riportando la richiesta di garanzie ad un livello omogeneo a quello di altre aree del Paese. Questi due strumenti forniranno alla nostra economia prospettive di stabilità e sviluppo, in questo momento in cui si evidenziano concreti, seppur parziali, segnali di ripresa”. Lo ha affermato l’assessore per l’Economia, Gaetano Armao, nel corso della conferenza stampa, alla quale era presente tra gli altri il direttore della sede regionale della Banca d’Italia Giuseppe Sopranzetti, tenuta per illustrare le norme e lo schema di attuazione dello Statuto in materia di credito e risparmio e i dati dell’Osservatorio regionale sul credito. Preliminarmente sono strati illustrati i risultati del comitato tecnico di esperti, che ha redatto lo schema di revisione delle norme di attuazione statutarie. Il Comitato ha licenziato un testo che rafforza, tra l’altro, il ruolo di monitoraggio della Regione ed in tale contesto sviluppa la funzione dell’Osservatorio, già regolato per legge regionale, contemplato nelle norme di attuazione dello statuto dalla Commissione paritetica Stato-Regione. Le norme di attuazione dello Statuto della Regione in materia di credito e risparmio del 1952 hanno richiesto, infatti, una adeguata revisione alla luce della evoluzione della legislazione bancaria, delle direttive comunitarie e delle pronunce della Corte Costituzionale”. “Tale aggiornamento normativo – ha detto Armao – è necessario per adeguare il ruolo della Regione Siciliana alla nuova disciplina bancaria e ai significativi cambiamenti avvenuti con la riforma del titolo V della Costituzione” . Nel corso della conferenza stampa sono stati illustrati i dati dall’Osservatorio regionale sul credito, istituito con la legge finanziaria del 2002, per conoscere il trattamento riservato ai soggetti operanti sul mercato siciliano, rispetto a quelli del resto del territorio nazionale. “Il nuovo strumento studiato per lo sviluppo dell’impresa in Sicilia è il credito d’imposta, opportunità in grado di dare incentivi concreti, di facile accesso e di immediata utilizzazione agli imprenditori che investiranno in Sicilia”. “In questo impegno – ha concluso l’assessore – intendiamo coinvolgere il sistema bancario siciliano, le imprese e le rappresentanze dei cittadini consumatori, per individuare insieme gli strumenti e le scelte più idonee da compiere nell’interesse di tutti, ma l’offerta di credito da parte delle banche deve avere caratteristiche uguali a quelle del resto d’Italia”. A conclusione l’assessore Armao ha comunicato che a metà marzo si svolgerà, di concerto con l’assessore alle Attività produttive, la conferenza regionale sul credito.
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