Cirò Marina (Crotone). Nelle prime ore dell’odierna mattinata, alcune motovedette della Guardia di Finanza hanno intercettato, a circa 10 miglia da Punta Alice (Cirò Marina), un’imbarcazione monoalbero, della lunghezza di circa 12 mt, con a bordo diversi immigrati in procinto di sbarcare clandestinamente sulle coste crotonesi.
L’imbarcazione degli immigranti, pertanto, è stata scortata e attraccata presso il Porto di Crotone, dove è giunta intorno alle ore 6.
Sul posto è intervenuto personale della Squadra Mobile e dell’Ufficio Immigrazione della Questura, che unitamente a personale della sezione Navale della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto ha accompagnato tutti i clandestini presso il centro di prima accoglienza di S. Anna, dove sono stati prestati i primi soccorsi di carattere umanitario. La successiva fase di identificazione ha permesso di accertare che gli immigrati, in numero di 52, erano di etnia Afgana (28), Irachena (3), pakistana (8) e Bangladesh (4), con la presenza di 9 minori.
La contestuale attività investigativa, condotta congiuntamente da tutte le forze di polizia operanti (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto), ha consentito di individuare e trarre in arresto per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, 3 cittadini di origine ucraina:
• Soloviov Mykyta, nato in Ucraina il 30/11/86;
• Nazarov Oleksii, nato in Ucraina il 20/1/74;
• Dieminiev Oleksandr, nato in Ucraina il 6/8/80.
ritenuti responsabili di aver condotto il mezzo nautico con a bordo i clandestini, dalla Grecia fino alle coste calabresi.
Il viaggio, secondo le risultanze investigative, sarebbe durato circa 2 giorni. Tra la copiosa documentazione e materiale sequestrato si è rilevata la presenza di filmati che attestano che i tre scafisti, in Grecia, in attesa di procedere all’imbarco degli immigrati da trasferire in Italia, avrebbero trascorso il tempo libero immergendosi con tuffi nelle acque di un’isola greca attigua.
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