Cosenza. L’assessore Ambrogio: “Intollerabile usare la festa della Madonna del Pilerio per vergognose strumentalizzazioni politiche”

Cosenza. “Mi vedo costretto, mio malgrado, a ritornare su un argomento che credevo fosse stato, anche per eccesso di zelo, ampiamente chiarito. Purtroppo, le dichiarazioni rese da qualche esponente politico della città mi obbligano ad un supplemento di puntualizzazioni che avrei volentieri evitato”. L’affermazione è dell’assessore alle Attività economiche e produttive e al turismo Marco Ambrogio che ha inteso così rispondere alle polemiche sollevate da alcune forze politiche sulla eventuale apertura dei negozi sabato prossimo, giorno della festa della Madonna del Pilerio, patrona della città di Cosenza. “Le polemiche e le levate di scudi hanno – sottolinea l’assessore Ambrogio – una matrice ben precisa. E’ fin troppo evidente come si stia avvicinando la campagna elettorale ed ogni occasione, anche quelle che dovrebbero stare maggiormente al riparo da strumentalizzazioni di sorta, è buona per dare addosso all’Amministrazione comunale che non ha assolutamente responsabilità su quanto intenderanno fare i commercianti che potrebbero determinarsi a favore dell’apertura anche in vista dell’imminente festa di San Valentino che cade lunedì 14 febbraio. E’ intollerabile che si utilizzi una festa religiosa così importante per tutta la comunità cosentina come quella della Madonna del Pilerio per imbastire vergognose strumentalizzazioni di carattere politico. Riteniamo che la Chiesa – chiarisce ancora Ambrogio – non abbia bisogno di difensori e neanche di difensori dell’ultim’ora. Ribadisco – e spero per l’ultima volta – che la città di Cosenza è inserita nell’elenco regionale delle città d’arte e che la prevista deroga di legge all’obbligo di chiusura domenicale, festiva e infrasettimanale, contenuta nell’ordinanza del Sindaco, la n.84 del 2009, lascia i commercianti liberi di determinarsi sull’apertura o la chiusura dei negozi. L’ordinanza del Sindaco era in vigore, dunque, già dallo scorso anno, ma nessuno, allora, eccepì nulla. I rilievi vengono mossi solo ora, forse perché quest’anno la Festa del Pilerio cade di sabato? Purtroppo, non abbiamo il potere di modificare il calendario”.

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