Vibo Valentia. Tornano in libertà i dieci dipendenti del settore Veterinaria dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, che erano stati arrestati martedì mattina perché accusati di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale e truffa aggravata. A deciderlo è stata oggi Gabriella Lupoli, giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Vibo Valentia, che non ha convalidato i provvedimenti restrittivi eseguiti dai carabinieri in un’operazione tesa a debellare l’assenteismo e che aveva coinvolto medici veterinari e impiegati. La ragione addotta dal magistrato risiede in vizi di natura procedurale e nella trasmissione degli atti relativi. Hanno, dunque, riguadagnato lo stato di libertà Mario Mazzeo, 61 anni, capogruppo del Pdl nel Consiglio comunale di Vibo Valentia; la nipote, Stefana Mazzeo, 46 anni; Caterina Cristelli, 47 anni; Enzo Carnovale, 54 anni; Domenico Cocciolo, 46 anni; Giuseppe Parisi, 56 anni, Domenico Piraino, 59 anni; Antonio Teti, 53 anni; Maria Loreta Parisi, 54; Giuseppe Loiacono, 61 anni, impiegato. Sono stati rimessi in libertà anche Giuseppe Parisi, Giuseppe Loiacono ed Enzo Carnovale, che, tuttavia, sono stati sottoposti al provvedimento dell’obbligo di firma.