Seminara (Reggio Calabria). Si sono chiuse, simbolicamente, le porte della Basilica della Madonna dei Poveri, dopo sette mesi di Giubileo straordinario, concesso da Benedetto XVI in ricordo del Millenario della Vergine nera. A partire dallo scorso mese di luglio, la cittadina della ceramica ha vissuto sette mesi intensi sotto il profilo spirituale, culminati con la grande partecipazione dei fedeli, dei diaconi e del parroci dei centri vicini per la chiusura dello straordinario evento. Tantissimi i fedeli che hanno riempito la cattedrale, per assistere alla celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo della diocesi di Oppido-Palmi, monsignor Luciano Bux. Presenti oltre alle autorità civili e militari, anche gruppi di volontari dell’Unitalsi a testimoniare il giorno della festa della Madonna di Lourdes. Le tappe del cammino giubilare di questi sette mesi, sono state ripercorse dal rettore della Basilica, Gildo Albanese. Che ha colto anche l’occasione per ringraziare l’assessore provinciale alla cultura, Santo Gioffrè e tutti coloro che si sono attivati con fede per infondere un’anima al periodo giubilare. Tante sono state, infatti, le iniziative ecumeniche, tappe importanti sul cammino dell’unità visibile di tutte le Chiese. Basti pensare all’accoglienza ricevuta dai numerosissimi pellegrini giunti a Seminara, per rivivere insieme l’esperienza di formazione e preghiera che introduce nello spirito e nella lettera del Vangelo. Sui volti dei presenti, vi è una grande emozione allorquando il vescovo compie il gesto simbolico della chiusura delle porte. Gesto che sottolinea la permanenza del legame che unisce i fedeli alla storia della salvezza di ieri, di oggi e di sempre. Con l’ esortazione a tenerne vivo lo spirito nella vita della Chiesa. La funzione religiosa è stata preceduta da una fiaccolata per festeggiare la Madonna di Lourdes, della quale ricorre l’anniversario delle apparizioni, insieme alla Giornata del malato.
Antonio Ligato