Cosenza. Accogliamo con favore la visita di Giulio Tremonti nella nostra terra. Come uomo del ricco nord che, ci auguriamo, scevro da pregiudizi e semplicistiche valutazioni, nel mescolarsi tra la plebe, ne assapora e respira amarezze ed umori; come rappresentante istituzionale di una Italia unita che sente e riconosce i calabresi quali figli legittimi e non figliastri né stranieri. In quanto tali e quali cittadini aventi uguale dignità di lombardi e piemontesi, chiediamo al ministro Tremonti di dare un senso concreto e tangibile alla sua pregevole iniziativa. Voglia dare pratica attuazione a ciò che non ha visto: strutture, infrastrutture, efficienze, fondi Fas. Voglia dare soluzione e rimozione a ciò che tutti conosciamo bene: ritardi, negligenze, inefficienze. Il potere, di certo, non gli manca, la volontà è da verificare, ma oggi più di ieri ha la possibilità di dimostrare che il suo federalismo non è un “nuovo risorgimento tradito” a danno del Sud. L’unità dell’Italia è un bene prezioso, tanto più perché pagato in gran parte dalla nostra gente. Scongiuriamo che la triste storia si ripeta, diventi invece maestra per affrontare con intelligenza e responsabilità le sfide di una Nazione che per non soccombere dovrà essere unita, compatta e solidale. Il senso di questo viaggio in una terra resa amara e difficile da abbandoni, egoismi e superficialità, contribuirà anche a dare un senso alla vita di ogni cittadino meridionale. Il senso delle Istituzioni è da noi atteso da 150 anni, lo Stato e la politica del Sud e per il Sud ci hanno illuso invano; ma se il rendere giustizia provenisse da un ministro del nord, non dispiacerebbe, anzi ne saremmo grati e lieti perché italiano come noi.
Raffaele Papa
Commissario Provinciale MpA Cs