Reggio Calabria. “Non è una democrazia sospesa la ricetta per impedire le infiltrazioni criminali in Regione. La realizzazione di liste bloccate, infatti, avrebbe come unico effetto quello di rendere incolmabile il già drammatico divario tra i cittadini e la politica, imponendo alla volontà popolare candidati cooptati dai soliti gruppi di potere e spesso senza particolari meriti se non la cieca fedeltà al capo”. E’ quanto dichiara il capogruppo regionale della Federazione della Sinistra, Nino De Gaetano, commentando l’ipotesi di riforma della legge elettorale recentemente avanzata dal presidente della Giunta Scopelliti. “L’abolizione delle preferenze prevista su scala nazionale dal cosiddetto Porcellum (e la definizione coniata dai suoi stessi ideatori dovrebbe essere sufficiente a sconsigliarne eventuali repliche) ha già ampiamente manifestato in Parlamento tutti i suoi vergognosi effetti: deputati e senatori completamente estranei al territorio che li ha espressi, attenti solo agli ordini di scuderia, del tutto sordi alle istanze dei cittadini. Quanti dei parlamentari arrivati a Roma con i voti calabresi hanno fatto sentire la loro voce in questi mesi per tutelare questa terra? Eletti grazie al Porcellum, sono tanti i deputati e i senatori che in aula si preoccupano di rappresentare solo sé stessi e il loro capo. Di alcuni, addirittura, i calabresi non conoscono neppure la faccia. Si tratta di un sistema odioso che il Pdl vorrebbe riprodurre in salsa calabrese credendo di risolvere così il problema delle infiltrazioni criminali e rischiando, invece, solo di allontanare ancora di più i cittadini dal Palazzo regionale”.
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