Omicidio Cavalieri. Pena ridotta in Appello per Andrea Megale

Omicidio Cavalieri: riduzione di pena in appello per Andrea Megale, 34 anni, che è stato condannato questa mattina dalla Corte d’Assise d’Appello di Reggio Calabria, Amodeo Presidente, a 8 anni 4 mesi e 2 giorni di carcere più al pagamento di 2 mila e 400 euro di multa. La Corte ha anche revocato la misura di sicurezza della libertà vigilata nei suoi confronti.
Pena quindi ridotta per Megale che era stato condannato lo scorso 1 marzo dal Gup presso il Tribunale di Locri a 12 anni di reclusione. L’omicidio di Domenico Cavalieri, operaio forestale di 39 anni, risale al 20 marzo del 2009 ed è stato perpetrato a Locri dinnanzi alla scuola “Maresca”, dove l’uomo stava aspettando che il figlio undicenne uscisse dall’istituto. Contro di lui è stato esploso l’intero caricatore di una pistola automatica calibro 7.65, di cui almeno cinque colpi hanno raggiunto il capo e il torace. Megale, subito dopo l’omicidio, si è dato alla fuga per poi costituirsi alle forze dell’ordine 3 giorni dopo. Dalle indagini è emerso che ad armare la mano di Megale è stata la rabbia dovuta ad una “offesa” compiuta ai danni del padre. Pare che la vittima infatti, il giorno prima di morire abbia dato uno schiaffo al genitore di Megale nel corso di una partita a carte in un bar di Locri. Ma questo fatto sarebbe stato soltanto l’ultimo di una serie di contrasti tra i due. Lo schiaffo avrebbe indotto Andrea Megale a meditare la vendetta, organizzando l’agguato messo in atto davanti alla scuola media Maresca. L’episodio dello schiaffo, nell’immediatezza del delitto, è stato confermato anche dal padre di Megale alla polizia. Cavalieri era figlio di Maria Cordì, la sorella di Cosimo ed Antonio Cordì, i capi della cosca morti entrambi, il primo ucciso in un agguato nel 1997 ed il secondo deceduto a causa di un tumore che lo colpì mentre era in carcere.

Angela Panzera

(nella foto Andrea Megale)


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