Petralia Soprana (Palermo). Il giorno 17 febbraio scorso, nell’ambito dei servizi predisposti dal Comandante Provinciale della Guardia di Palermo sulla sicurezza dei prodotti, i Finanzieri della Tenenza di Petralia Soprana, comandati dal maresciallo Giacomino Franchina e coordinati dal capitano Antonio Squillacioti della Compagnia di Termini Imerese, hanno messo a segno un altro importante servizio a contrasto della contraffazione dei marchi, questa volta a tutela delle grandi firme della cosmetica. Durante un normale controllo di natura fiscale, all’interno di un negozio gestito da soggetto di etnia cinese, è stata individuata una vetrina con prodotti cosmetici delle più note griffe, posti in vendita a prezzi fortemente concorrenziali. I Finanzieri hanno eseguito un accurato controllo della merce e della documentazione fiscale di supporto, scoprendo che non si trattava di cosmetici originali ma di ben curate imitazioni. I cosmetici erano posti in vendita in violazione alle norme sulla sicurezza dei prodotti che prevedono, fra l’altro, le relative indicazioni in lingua italiana. I Finanzieri, sulla scorta della loro consolidata esperienza, rilevando una serie di difformità (tra le quali anche la mancanza del codice a barre), hanno proceduto al sequestro delle 182 confezioni di cosmetici.
Per il commercio dei prodotti dello specifico settore, le grandi firme della cosmetica, prima di concedere ad una profumeria la vendita del loro marchio (Chanel, Yves St Laurent, Dolce e Gabbana, Versace, ecc.), controllano che i vari concessionari rispondano a precisi parametri tra i quali la zona di vendita, il punto di esposizione e soprattutto il fatturato. Inoltre, in tale comparto economico la normativa comunitaria ha introdotto dei paletti ben precisi a tutela della salute del consumatore, in quanto in molti casi i prodotti e i principi attivi impiegati per realizzare tali cosmetici sono di scarsissima qualità. La negoziante cinese di anni 36 è stata denunziata a piede libero alla Procura della Repubblica di Termini Imerese dove dovrà rispondere del reato di commercializzazione di prodotti contraffatti. La stessa, è stata segnalata alla Camera di Commercio di Palermo per l’irrogazione di specifiche sanzioni amministrative.
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