Serra San Bruno (Vibo Valentia)In merito al dibattito sviluppatosi in seguito al sopralluogo della Commissione Sanità all’ospedale di Serra San Bruno, il candidato a sindaco del Pdl, Bruno Rosi, dichiara quanto segue:
“E’ veramente sorprendente che alcuni personaggi che, con il loro palese fallimento politico e amministrativo, hanno contribuito in maniera determinante alla condizione di ritardo di crescita socio-economica di Serra San Bruno trovino il coraggio per presentarsi davanti ai cittadini e per pronunciare deliranti affermazioni con le quali criticano chi, con competenza e spirito di sacrificio, lavora per il rilancio di una cittadina che era stata letteralmente abbandonata dalla passata Amministrazione comunale. Stupiscono i fumosi e contraddittori commenti dell’ex sindaco Raffaele Lo Iacono in merito al sopralluogo effettuato dalla Commissione Sanità all’ospedale ‘San Bruno’: forse a Lo Iacono spiace che, a dispetto delle sue infruttuose chiacchierate con l’ex direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale, Francesco Talarico, cioè colui che sospese, senza chiarire apertamente gli effetti del provvedimento adottato, il funzionamento del reparto di Ostetricia e Ginecologia, oggi ci sia l’efficace intervento di chi, come l’onorevole Nazzareno Salerno, riesce a salvaguardare il nosocomio cittadino, riconosciuto come ospedale di montagna. O forse a Lo Iacono sfugge quale sia stato l’epilogo della vicenda relativa alla ristrutturazione delle sale operatorie e non ricorda quale sia l’utilizzo di quelle sale che egli stesso ha inaugurato? Se, invece, l’ex sindaco – che è bene rammentare è stato sfiduciato dalla sua stessa maggioranza – preferisce parlare della gestione del Patto territoriale “Area boschiva delle Serre calabre”, strumento di programmazione negoziata di oltre settanta miliardi di lire, ideato e portato a termine fino al suo finanziamento grazie alla lungimiranza dell’allora sindaco Salerno, che avrebbe dovuto e potuto rappresentare il fiore all’occhiello per il rilancio dell’economia, non solo di Serra, ma dell’intero comprensorio, possiamo rilevare che esso è stato trasformato in un vero e proprio fallimento (è bene non entrare in merito a vicende di cui si stanno occupando le Autorità a tale scopo preposte), mentre se vuole approfondire il pensiero dei serresi sulle attività della fondazione “Monsignor Biagio Pisani” può riflettere sul perché della fuga dalla stessa fondazione di alcuni esponenti illustri. Lo Iacono potrebbe anche toccare il tema dei nominativi degli lsu/lpu stabilizzati nella parte finale della sua gestione, oppure potrebbe raccontarci del funzionamento in questi anni del depuratore. O, ancora, se preferisce, potrebbe chiedere ai turisti e ai residenti se abbiano gradito, nelle scorse estati, i disagi derivanti dalla carenza e dalla non potabilità dell’acqua e quelli susseguitisi a causa della cattiva gestione del caso dei rifiuti o a causa dell’intempestiva demolizione dei bagni pubblici presso il Santuario di Santa Maria del Bosco. Qualora ciò non bastasse, Lo Iacono potrebbe dirci se ritiene perfettamente normale che diversi consiglieri comunali di quella che fu la sua maggioranza possano provvedere all’approvazione del Piano strutturale comunale pur essendone direttamente o indirettamente coinvolti o che egli influisca, con la propria decisiva partecipazione ai fini del computo del numero legale, sulla concessione di alcuni beni comunali alla fondazione di cui è presidente. Mi pare, dunque, evidente che il confronto fra la gestione Salerno, durante la quale il paese ha cambiato volto (e questo è unanimemente testimoniato da tutti coloro che conoscono e frequentano Serra San Bruno da prima che Salerno diventasse sindaco) anche grazie alla realizzazione di importanti opere pubbliche, e la gestione Lo Iacono sia davvero impietoso, ma capisco pure – senza però giustificarlo – che chi ha creato con la sua azione politica malumori e problemi debba arrampicarsi sugli specchi per cercare di occultare un inevitabile canto del cigno”.
Bruno Rosi
Candidato a sindaco lista Pdl Serra San Bruno