Reggio Calabria. Continuano le segnalazioni da parte dei cittadini, ogni giorno più esasperati, per la situazione di grave disagio a causa delle strade groviera che insistono su tutto il territorio reggino. Anche questa volta sono costretto a farmi portavoce delle lamentele dei cittadini, segnalando emergenze e pericoli derivanti dallo stato disastroso delle nostre strade. Da settimane vediamo, infatti, buche e voragini dappertutto, prontamente “messe in sicurezza” attraverso transenne e segnaletiche varie, ma lasciate all’abbandono nell’infinita attesa del ripristino del manto stradale, della copertura o quant’altro sia necessario per ritornare alla normale viabilità. E’ scontato il fatto che a subirne le conseguenze sono, come al solito, pedoni e automobilisti: la loro incolumità è quotidianamente messa a repentaglio da questo metodo poco ortodosso di “non risolvere” i problemi di manutenzione, orinaria o straordinaria che sia. Durante le piogge dei giorni scorsi, ad esempio, in via Sbarre superiori 38 sono dovuti intervenire i Vigili del fuoco per estrarre una macchina caduta in una voragine nascosta dalla pioggia. In via Sbarre centrali, ad angolo con via Cantaffio, a 5 metri dall’ufficio postale insiste una profonda buca “messa in sicurezza” da un palo di ferrro con una busta di plastica sopra. Evviva le cose fatte bene. Ho fatto solo gli ultimi due esempi frutto delle ultime segnalazioni ma la situazione è questa da Bocale a Catona, da Gebbione a Ortì. Le numerose riunioni per discutere di viabilità avute in Commissione e le belle parole di collaborazione tra Amministrazione e società mista sono rimaste inevase, tant’è vero che a guardare le vie cittadine si capisce che ancora esistono problemi di comunicazione tra Comune e società mista. Le cose sicuramente peggioreranno, visto che addirittura adesso è vacante anche il posto dell’assessore che era delegato alla manutenzione stradale. Un appello al sindaco affinchè si faccia carico della situazione magari anche un giro in jeep lungo le vie cittadine per capire effettivamente lo stato di cose sollecitando gli interventi che sono più urgenti e pericolosi.
Attendiamo fiduciosi.
Demetrio Delfino
Consigliere Comunale
Rifondazione Comunista