Catanzaro. Lega Pesca esprime apprezzamento per l’iniziativa dell’assessore all’agricoltura della Regione Calabria, Michele Trematerra, che, raccogliendo l’invito del presidente nazionale Ettore Ianì, ha convocato per il prossimo 1° marzo un incontro con le tre centrali cooperative Agci Agrital, Federcopesca e Lega Pesca, come da tempo sollecitato, chiamando a partecipare anche il sindaco della città di Corigliano Calabro, per mettere sul tavolo della discussione l’urgente problema dell’interdizione della pesca al bianchetto da parte della Comunità europea. «Non si può tuttavia fare a meno – dichiara il responsabile regionale di Lega Pesca Salvatore Martilotti – di chiedere ragione del perché all’incontro sia stato invitato uno solo dei sindaci interessati, quando la gravità e complessità della crisi della pesca calabrese è tale da richiedere la presenza di tutti i sindaci delle aree interessate, affinché insieme si possa lavorare per mettere in moto, nel più breve tempo possibile, tutti quei meccanismi necessari a tutelare la categoria che, a causa della mancata possibilità di esercitare la pesca del bianchetto e cicerello, sta perdendo quello che è sempre stato un reddito integrativo, necessario a sbarcare il lunario. Intere marinerie della nostra Regione – continua Salvatore Martilotti – sono attraversate da segnali preoccupanti che potrebbero pagare il prezzo più alto in termini occupazionali ed economici. Insieme a Corigliano/Schiavonea non possono essere trascurati “presidi storici della piccola pesca costiera calabrese” e importanti centri di trasformazione del “caviale calabrese” – delizia gastronomica non solo regionale – come Trebisacce,Rossano e Cariati, Torretta di Crucoli Cirò Marina e Crotone, Catanzaro Lido, Soverato e Gizzeria, la locride, Melito PS e il litorale reggino, Palmi e Gioia Tauro, Vibo Valentia,Tropea e Briatico, Amantea, Fuscaldo, Cetraro, Praia a Mare e altri centri del tirreno cosentino. Dopo che la Commissione UE ha chiuso le porte al bianchetto per il 2011 “con una sentenza già scritta”, tutti insieme dobbiamo chiedere un’attenzione più stringente da parte del Governo per un piano di gestione credibile, insieme al varo di misure di sostegno che non possono certo limitarsi a 1.350 euro». Ma parere di Lega Pesca – conclude Salvatore Martilotti – anche la Regione Calabria deve intervenire per:
- la dichiarazione dello stato di crisi per l’attivazione degli ammortizzatori sociali in deroga per i pescatori imbarcati;
- il decollo dell’Osservatorio biologico ed economico regionale per preparare una proposta “credibile” supportata da dati scientifici,occupazionali ed economici;
- Piani di gestione locali per l’avvio della sperimentazione sulle pesche speciali.