Reggio Calabria. Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio finalizzati a reprimere i traffici illeciti in genere, le Fiamme Gialle del locale Gruppo, hanno proceduto negli ultimi mesi al sequestro di oltre 6000 pezzi comprendenti cd – dvd – giochi per play-station e copertine illecitamente riprodotti perché mancanti del timbro SIAE pronti ad essere immessi sul mercato illegale.
Le distinte operazioni di servizio, intensificate in concomitanza della recentissima manifestazione canora “Festival di Sanremo 2011”, hanno interessato tutto il territorio cittadino, ormai preda di associazioni clandestine che svolgendo tale attività sfruttando manodopera “in nero”, e utilizzando materiali di scarsissima qualità, riescono ad offrire prodotti a prezzi molto più bassi rispetto a quelli praticati dalle imprese che operano in maniera regolare, esercitando nei confronti di queste una grave forma di concorrenza sleale.
Nel corso dei servizi, infatti, sono stati sorpresi, intenti alla vendita dei supporti audiovisivi contraffatti, 5 soggetti extracomunitari, già noti per analoghi reati, tali N.B. di anni 51, R.R. di anni 50, D.M. di anni 42, H.E. di anni 35, E.B. di anni 50 gli stessi sono stati denunciati alla competente A.G. per il reato di illecita riproduzione di opere soggette al diritto d’autore.
E’ di qualche giorno fa l’ultimo sequestro operato dai finanzieri, che a seguito di una perquisizione domiciliare nel centro città hanno rinvenuto oltre 2.200 pezzi comprendenti supporti informatici cd musicali dvd video e dvd per play station e copertine illecitamente riprodotti e denunciavano a piede libero altri 2 soggetti, tali M.H. di anni 35 e R.Y. di anni 47. Quest’ultimo, anch’egli già noto alle forze dell’ordine, era solito utilizzare vari alias e risultava già colpito da numerosi provvedimenti di espulsione da parte delle Prefetture di Reggio Calabria e di Catanzaro.
Gli accertamenti condotti hanno permesso di constatare che tali attività illegali, dalla fascia di produzione a quella di vendita, sono organizzate alla stregua di vere e proprie imprese commerciali, con profitti anche milionari. e’ stato infatti rilevato che a fronte di un costo di produzione di circa 40 centesimi, il materiale “pirata” e’ venduto sui marciapiedi di Reggio Calabria a un prezzo finale di 5 euro.
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