Sanità. Italia dei Valori: “Increduli per le conseguenze del decreto 38 su medici e cittadini”

Reggio Calabria. Di seguito il testo di una nota diffusa dal gruppo consiliare regionale dell’Italia dei Valori.

“Abbiamo reiteratamente riconosciuto la necessità di procedere al risanamento dei costi in sanità mediante l’ormai fatidico “piano di rientro”. Un’interpretazione, insieme onesta e realistica del nostro ruolo, ci ha indotto a rifuggire da atteggiamenti contrappositivi, benché sovente fondati, nei riguardi delle misure fin qui adottate dal presidente Scopelliti nella specifica materia.  Un conto però è l’individuazione delle diverse situazioni in cui si consumano inammissibili sperperi, per provare a rimuoverli, altro conto è l’uso, irresponsabile ed indiscriminato, di una cesoia per effettuare “tagli” purchessia.   Il decreto del 17-12-2010, emanato dal governatore, inerente all’applicazione di consistenti ammende ai medici  e di pesanti tributi per i cittadini per i quali il soccorso con ambulanza, non viene seguito da ricovero, lascia francamente perplessi. Si stenta a reperire, nell’azione del presidente, una traccia tanto lucida quanto utile al rientro dal debito sanitario e si palpa intollerabilmente l’applicazione di una logica ragionieristica che riversa sulle tasche dei calabresi il peso di operazioni che richiederebbero ben altri interventi e tutti informati all’accorta coscienza del diffuso disagio sociale della Calabria. Per queste ragioni, nel rappresentare pubblicamente la nostra incredulità verso il decreto n. 38, preannunciamo la presentazione nelle prossime ore di un’apposita interrogazione in modo da garantire alla nostra posizione, prevedibilmente condivisa da più fronti, piena dignità istituzionale e dunque concrete possibilità di una sua consapevole accettazione”.

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