Polizia sequestra una strada che la cosca Alvaro di Melicuccà si era “annessa”

Palmi (Reggio Calabria). Nella giornata di ieri, a Melicuccà e Seminara, agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Palmi – all’esito di investigazioni coordinate personalmente dal Procuratore della Repubblica Aggiunto, Emanuele Crescenti della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, retta dal Procuratore della Repubblica Giuseppe Creazzo – hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip Silvia Capone, a carico dei seguenti indagati cui sono contestati i reati di modificazione dello stato dei luoghi pluriaggravata e continuata e invasione di terreni:

  1. Domenico Alvaro, inteso “Micu U Scagghiuni”, nato a Sinopoli, cl. 1937, residente in Melicuccà, capo dell’omonima ‘ndrina operante nel “Locale” di Melicuccà;
  2. Angela Alvaro, nata a Sinopoli, cl. 1939, residente a Melicuccà;
  3. Carmine Alvaro, nato a Palmi, cl. 1974, residente in Melicuccà;
  4. Vincenzo Napoli, nato a Melicuccà, cl. 1965.

In particolare, a Domenico Alvaro, Carmine Alvaro e Angela Alvaro, viene contestato di aver invaso la strada vicinale denominata “Strada San Giorgio” (strada il cui proprietario dei terreni prospicienti è parte offesa) sita nel comune di Melicuccà, modificando lo stato dei luoghi rendendola inaccessibile al proprietario dei fondi viciniori ed a terzi, apponendo un cancello in ferro con cartelli riportanti la dicitura “strada privata” e “divieto di accesso” al fine di occuparla per annessione ai terreni limitrofi di proprietà degli stessi Alvaro.
Sicché il Gip ha disposto il sequestro preventivo del cancello collocato dagli indagati al fine di ripristinare lo stato dei luoghi e “restituire” di fatto, la strada alla pubblica fruizione. Fruizione, sino a quel momento, impedita ai legittimi proprietari dei fondi viciniori cui era stata sottratta dagli indagati.
Così facendo, una strada pubblica era divenuta, nei fatti, una strada privata, nell’esclusiva disponibilità della ‘ndrina Alvaro di Melicuccà.
In questo caso, gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Palmi – coordinati dal loro Dirigente, il vice questore aggiunto Diego Trotta – non senza difficoltà dovute alle proteste ed alle resistenze degli indagati presenti alle operazioni, hanno rimosso materialmente il cancello sequestrato e “liberato” la strada al libero transito. Strada che per anni era stata, grazie alla protervia della ‘ndrina Alvaro, interdetta al transito, non solo del proprietario, ma di chiunque volesse accedervi.
Inoltre, agli indagati Domenico Alvaro, Angela Alvaro e Vincenzo Napoli viene contestato di aver invaso la strada vicinale denominata “Strada Caracciolo” (strada il cui proprietario è parte offesa), sita nel comune di Seminara, rendendola inaccessibile al proprietario ed a terzi modificando lo stato dei luoghi anche impiantando alberi di ulivo e realizzando un terrapieno, al fine di occuparla per annessione ai terreni limitrofi di proprietà degli stessi imputati.
Sicché, analogamente, il Gip Capone ha disposto il sequestro preventivo del tratto di strada, nonché del terrapieno e dell’uliveto impiantato dagli imputati sulla strada al fine di facilitarne l’annessione. Provvedimento del Giudice evidentemente finalizzato a ripristinare lo stato dei luoghi e “restituire”, di fatto, la strada alla libera circolazione e fruizione dei legittimi proprietari dei fondi e terreni vicini cui era stata sottratta, di fatto, dagli indagati stessi.

Domenico Alvaro

Domenico Alvaro, inteso “Micu U Scagghiuni”, è al vertice dell’omonima ‘ndrina operante nel “Locale” di Melicuccà. Egli è stato tratto in arresto in data 24.02.2009 in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa in data 17 Febbraio 2009 dall’Ufficio Gip presso il Tribunale di Reggio Calabria per associazione mafiosa ed altro.
Domenico Alvaro, inoltre, da poco scarcerato dopo aver scontato un periodo di detenzione, è il padre di Paolo Alvaro, irreperibile all’ordinanza di custodia cautelare in carcere (4018/07 RGNR DDA e nr. 4/09 ROCC GIP), emessa il 17.2.2009 dal Gip presso il Tribunale di Reggio Calabria per i reati di associazione mafiosa ed altro.
Proprio nel fondo denominato Masseria Caracciolo vivono i componenti della cosca Alvaro.

GENESI DELLE INVESTIGAZIONI

Le investigazioni culminate con l’esecuzione del decreto di sequestro preventivo di ieri scaturiscono dal fermo intendimento del Questore della Provincia di Reggio Calabria, Carmelo Casabona, di andare “a fondo” di una vicenda narrata in un esposto fattogli pervenire, mesi addietro, dal proprietario di alcuni terreni confinanti con quelli della ‘ndrina Alvaro. Il proprietario di tali fondi segnalava che la strada comunale “Caracciolo” in Seminara (Amministrazione sciolta per mafia nel 2007) fosse in atto inibita al pubblico transito in quanto per un consistente tratto la stessa era stata recintata ed incorporata ad un terreno di proprietà della temibile cosca Alvaro di Melicuccà.
Il Questore, pertanto, ha dato impulso ad urgenti ed opportuni accertamenti preliminari svolti dal Commissariato di Pubblica Sicurezza di Palmi che consentissero di ottenere riscontri sufficienti per avviare mirate investigazioni d’intesa e con il coordinamento della Procura della Repubblica di Palmi.
Tali accertamenti hanno permesso, effettivamente, di ottenere conferma al contenuto della segnalazione: la famiglia dell’esponente, effettivamente, possedeva, in un territorio a cavallo tra i comuni di Seminara e di Melicuccà, vasti appezzamenti di terreno, per grande parte destinati a bosco e solo in parte coltivati. Per arrivare a questi fondi il Commissariato di Palmi ha individuato un’unica strada, che ricadeva nella competenza di entrambi i Comuni, che, nel tratto ricadente su Melicuccà, prendeva il nome di “Strada Comunale Trazzera delle Regie Poste”, mentre, nel tratto ricadente nel Comune di Seminara, era denominata “Strada Comunale Caracciolo”.
L’esponente, proprietario di alcuni di questi fondi, si era imbattuto proprio nella ‘ndrina Alvaro i cui terreni, confinanti con i suoi, avevano di fatto incorporato la quasi totalità della “Strada Comunale Caracciolo”.
Da quanto riferito, poi, alla Procura della Repubblica di Palmi, sono scaturite le successive investigazioni che il locale Commissariato di Pubblica Sicurezza ha continuato a svolgere in stretta sinergia e con il coordinamento della Procura.
Si è appurato, quindi, (per come documentato anche dai rilievi effettuati dalla Polizia Scientifica) che, in realtà, della “Trazzera delle Regie Poste” (che segna tra l’altro il confine tra Melicuccà e Seminara) non esisteva da tempo alcuna traccia.
Questa strada nasceva nell’800 per il transito delle carrozze, ma da alcuni anni era ormai in disuso. In particolare, buona parte di essa, la suddetta “Strada San Giorgio”, chiusa all’ingresso dal cancello (sequestrato e rimosso ieri nel corso dell’operazione), era ormai divenuta totale proprietà della famiglia Alvaro che, in tal modo, aveva ed ha eliminato ogni strada che consenta l’accesso ai suoi fondi, ad eccezione della strada vicinale S. Giorgio, che è ormai a tutti gli effetti una strada privata, non a caso chiusa con un cancello.
La famiglia Alvaro è divenuta proprietaria di quasi tutti i terreni della zona. Tutti i terreni attraversati dalla strada comunale “Trazzera delle Regie Poste” ed intorno al luogo dove s’interrompe la strada comunale “Caracciolo” sono di proprietà della famiglia Alvaro. Su tali terreni insistono diverse ville, anch’esse di proprietà degli Alvaro, dove attualmente vivono Domenico Alvaro e la moglie, i figli Paolo (latitante), Francesco, Antonio, Giuseppa, Maria Francesca (con i loro nuclei familiari), nonché gli altri figli Carmine, Giuseppe e Cosimo.

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