Reggio Calabria. Giuseppe Pignatone e Giuseppe Lombardo, procuratore distrettuale e sostituto procuratore antimafia di Reggio Calabria, hanno indirizzato una lettera di rettifica a “Il Fatto Quotidiano”. Di seguito il testo integrale della lettera:
Egr. Direttore,
in relazione al passaggio dell’articolo stampa indicato in oggetto, a firma di Lucio Musolino, in cui si afferma che: “Nei confronti di quest’ultimo (il consigliere comunale Michele Marcianò, n.d.r.), come emerge dall’audizione del magistrato intimidito davanti alla commissione parlamentare antimafia, il pm Lombardo aveva chiesto l’arresto che, però, non è stato vistato dal procuratore capo Giuseppe Pignatone il quale ha preferito proseguire le indagini per raccogliere ulteriori elementi sul secondo troncone dell’inchiesta”, appare doveroso precisare che lo stesso è assolutamente destituito di fondamento.
Come ribadito dal dott. Lombardo in sede di audizione davanti la Commissione Parlamentare Antimafia il sig. Marcianò Michele non è iscritto nel registro degli indagati, perché non vi sono elementi a suo carico.
Pertanto non è mai stata predisposta nei suoi confronti alcuna richiesta di applicazione di misura cautelare.
Voglia darne diffusione attraverso gli stessi mezzi utilizzati per diffondere la notizia di cui sopra.
Distinti saluti.
Reggio Calabria, lì 03 marzo 2011.
IL PROCURATORE DISTRETTUALE ANTIMAFIA
Giuseppe PIGNATONE
IL SOSTITUTO PROCURATORE DISTRETTUALE ANTIMAFIA
Giuseppe LOMBARDO