Reggio Calabria. Nuove opportunità per i cittadini Rom: l’Amministrazione comunale, in particolare l’assessorato alle Politiche Sociali, retto da Tilde Minasi, dando seguito alle azioni già avviate per l’integrazione della comunità nomade nel tessuto sociale reggino, ha istituito dei tirocini formativi e di orientamento per attività che saranno svolte all’interno di imprese operanti sul territorio disponibili a rientrare nel programma. Nel dettaglio, il progetto, che si avvale della collaborazione con la Società Cooperativa Cisme e l’Opera Nomadi, prevede una borsa lavoro pari a 600 euro mensili per 20 ore settimanali (così come è previsto un rimborso per chi si attiverà a seguire il percorso di formazione/lavoro) che sarà assegnata sulla base di requisiti d’ingresso e sulla valutazione dei titoli. Destinatari dell’intervento, appunto, Rom di cittadinanza italiana, comunitari ed extracomunitari, residenti nel Comune di Reggio Calabria, che abbiano assolto l’obbligo scolastico e che risultino disoccupati o inoccupati alla data di presentazione della domanda. Il bando (pubblicato sui siti del Comune e della Cisme) scade il 15 di questo mese. “Siamo di fronte – dichiara l’assessore Tilde Minasi – ad un’ulteriore testimonianza di attenzione nei confronti dei cittadini Rom. Un nuovo passaggio che rientra appieno nel Piano di interventi di inclusione sociale destinato a queste comunità, in particolare di origine rumena, che è promosso attraverso il Fondo Politiche Migratorie con l’accordo sottoscritto tra il Ministero della Solidarietà Sociale e Palazzo San Giorgio. E’ nostra intenzione proseguire su un percorso già intrapreso, iniziato con la delocalizzazione e la sistemazione più idonea delle famiglie Rom, che ci vede parte attiva nelle politiche di promozione per l’inserimento lavorativo dei cittadini appartenenti alle comunità rom attraverso un iter d’integrazione mirato, che consenta loro di acquisire specifiche competenze lavorative, oltre che un’autonomia economica. Riuscire a migliorare, tramite il lavoro e l’impegno, i propri standard qualitativi di vita, corrisponde non solo ad una positiva evoluzione personale, bensì incide anche sull’ambiente con cui il tirocinante quotidianamente interagisce: il tutto diviene, perciò, un’esperienza foriera di trasformazioni concrete per l’intera collettività. Proprio alla luce di queste considerazioni – conclude la Minasi – abbiamo sempre cercato di programmare interventi ad hoc, attuando sinergie e reti, che potessero guardare all’inclusione sociale, innanzitutto, ma anche capaci di gettare le basi per una cultura fatta di legalità ed il progressivo abbandono del modello assistenzialista. A tal proposito, di importanza fondamentale il supporto della rete territoriale del progetto che coinvolge Confcommercio, Lega Coop Calabria, Ente Scuola Edile e Confartigianato”.
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