Barcellona. Luce verde sul Circuit de Catalunya stamane per l’ultima sessione di test prima dell’avvio del Mondiale, il 27 marzo prossimo in Australia, dopo l’annullamento della gara del Bahrein che si sarebbe dovuta disputare nel prossimo week-end. Cinque giorni di test – ogni team potrà essere in pista per massimo quattro giorni – per valutare le specifiche di gomme che la Pirelli porterà nei primi tre gran premi dell’anno, con le mescole dura e morbida che saranno le due scelte a disposizione dei team. Salteranno questa prima giornata di test sia Ferrari che Mercedes, Williams e Hispania, protagonisti dalla giornata di domani. Dal quartier generale della Pirelli, l’augurio è di trovare condizioni climatiche più probanti in questa seconda tornata di test a Barcellona, come conferma Paul Hembery: «Durante gli ultimi test di Barcellona si sono avute temperature di appena 6 gradi la mattina. Una situazione che, da un lato, non ha agevolato la gommatura della pista, dall’altro, non ha permesso di raccogliere le informazioni necessarie per impostare le future strategie di gara. Ci auguriamo che i prossimi test si svolgano in condizioni meteo più miti, anche se è improbabile che si finisca col girare con temperature simili a quelle che avremo durante il primo Gran Premio in Australia, a fine mese. A Barcellona i Team saranno soprattutto impegnati a provare le PZero dure e morbide dal momento che queste sono le mescole che metteremo a disposizione per le prime tre gare dell’anno. Ci aspettiamo che si concentrino sui long run simulando vere e proprie situazioni di gara. Questo ci consentirà di confermare i dati già in nostro possesso, emersi nei test precedenti, circa il numero dei pit stop che attualmente stimiamo tra i due e tre per gara». Sempre sul funzionamento delle gomme, vero punto cruciale del Mondiale che va a iniziare, un aiuto sull’interpretazione delle strategie arriva dal gommista italiano. Le gomme morbide sono state pensate per un range di funzionamento con un picco di prestazione nei primi giri, salvo poi decadere drammaticamente come è stato riscontrato in tutte le sessioni di test fin qui svolte. In questi cinque giorni, sarà interessante capire se il supplemento di test porterà novità interessanti sulle monoposto, con soluzioni e sviluppi ulteriori in vista dell’esordio australiano.
Fabiano Polimeni