Suraci (Pa.C.E.): «Sul porto di Gioia un dialogo per l’integrazione nel sistema nazionale»

Reggio Calabria. «Rimandare scelte operative, che comprendono decisioni politiche e decisioni economiche, escludendo di fatto il porto di Gioia Tauro dal Piano Nazionale della Logistica, può dimostrarsi fatale per le condizioni già precarie della nostra economia regionale: E che, a essere rimandato, sia stato l’intero Piano per il Sud, non è certo motivo sufficiente di conforto. Dopo l’incontro del presidente Scopelliti con il Ministro per lo Sviluppo Economico Paolo Romani, noi di Pa.C.E. vogliamo intendere che queste scelte siano davvero solo rimandate, in attesa di definire scenari complessivi che tengano in dovuto conto le aspirazioni legittime di tutta una regione italiana: se così non fosse si consumerebbe davvero una tragedia per la nostra terra. Confidiamo dunque nelle capacità interlocutorie del presidente Scopelliti, affinché il dialogo prosegua in direzione di una integrazione funzionale del porto di Gioa Tauro nel sistema nazionale dei trasporti, integrazione che significherebbe garanzia di sviluppo. Ma non per questo abbassiamo la guardia di fronte a un passaggio pianificativo che non può essere disatteso per lungo tempo senza creare danni incalcolabili alla nostra economia e pesare in modo insostenibile sugli addetti del comparto, sulle loro famiglie, su intere comunità. Siamo fiduciosi che tutte le parti sociali coinvolte sapranno mettere in campo azioni sinergiche a quelle del governo regionale, che sicuramente non si faranno attendere, per affrontare le problematiche e le criticità emerse».

Giuseppe Suraci – responsabile regione enti locali Pa.C.E.

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