Palermo. I Carabinieri del Comando Provinciale guidati dal Generale di Brigata Teo Luzi, hanno da poco concluso un’attività di controllo alla circolazione stradale finalizzate alla prevenzione ed alla repressione delle violazioni legate al mancato uso del casco di cui all’(art. 171 codice della strada). L’attività è stata svolta in tutti i principali quartieri della città, dal centro alla periferia senza trascurare la Provincia, ed ha visto impegnati diversi militari, del Nucleo Radiomobile e delle Stazioni presenti su tutto il territorio. Nel corso dei numerosi posti di controllo attuati dai militari sono stati controllati centinaia di conducenti di ciclomotori e motocicli, molti dei quali sorpresi alla guida dei loro mezzi senza il casco, altri di non averlo allacciato regolarmente. Il capillare e continuo monitoraggio del territorio, supportato da una diffusa campagna di sensibilizzazione, rappresenta la principale forma di prevenzione di tutti quei comportamenti di guida pericolosi ritenuti “scorretti” che sovente vengono posti in essere ma che rischiano di minacciare seriamente la propria e l’altrui incolumità sulle strade.
L’intera attività, protrattasi sino alla mattinata odierna, dall’inizio anno ad oggi, ha consentito di contravvenzionare ben 276 persone, con contestuale fermo amministrativo dei relativi mezzi a due ruote, per un totale di euro 20.784 (di cui si allega una tabella riepilogativa dei risultati). Nello specifico, si è potuto evidenziare che la fascia di età dei trasgressori, va dai 14 ai 30 e 55 anni con maggiore incidenza tra i 16enni e 26enni, in maggiore numero sono uomini con un 85% rispetto alle donne con una percentuale d’incidenza del 15% . Ancora, tra i trasgressori maggiorenni e minorenni prevalgono i primi. Si rammenta che si parla di uso scorretto del casco e pertanto si è passibili di contravvenzione anche per i seguenti casi accertati:
* indossare il casco senza essere allacciato perfettamente e in sicurezza;
* trasportare il casco sotto il sellino;
* non meno, il casco portato al braccio o tenuto fra i piedi;
* il conducente non indossa il casco mentre il passeggero si.
I controlli continueranno anche nei prossimi giorni ed interesseranno le principali zone della città non di meno nei pressi di istituti scolastici, dove la maggior parte di giovani studenti raggiungono le scuole a bordo di ciclomotori e motocicli, al fine di scoraggiarne preventivamente la sempre diffusa pratica della guida senza il casco. L’artico 171 comma 1°-2° e 3° del codice della strada, sancisce che: chiunque non osservi l’obbligo durante la marcia di indossare e di tenere regolarmente allacciato un casco protettivo conforme ai tipi “omologati”, per i conducenti alla guida di veicoli a due ruote, nonché ad eventuali passeggeri, si è passibili della sanzione amministrativa da euro 74 a euro 299 ed il contestuale fermo amministrativo del mezzo per 60 giorni. La custodia del veicolo è affidata al proprietario dello stesso mezzo se maggiorenne, mentre nel caso di minorenni, il mezzo va affidato all’esercente della patria podestà. Se la violazione è stata commessa almeno due volte nel biennio è disposto il fermo per 90 giorni. La decurtazione dei punti sulla patente: 5. Nel caso in cui il mancato uso del casco riguarda un minore trasportato, della violazione deve rispondere il conducente.
DICHIARAZIONI DEL GENERALE DI BRIGATA TEO LUZI COMANDANTE PROVINCIALE DEI CARABINIERI DI PALERMO:
“L’ennesima campagna preventiva del Comando Provinciale di Palermo, svolta per contrastare la diffusa violazione delle norme concernenti il mancato uso del casco, ha ulteriormente messo in luce il diffuso disinteresse dei motociclisti al rispetto delle specifiche norme dettate dal Codice della Strada. La campagna messa in atto ha avuto l’obiettivo di migliorare la situazione e di sensibilizzare l’opinione pubblica. Ha voluto ricordare ai più che l’uso del casco non è un vezzo, ma serve a salvaguardare la vita degli stessi motociclisti. L’uso del caso evita gravi traumi e, in molti casi, può salvare la vita: ovviamente, nessun dispositivo di sicurezza sarà mai efficace se chi guida la moto assume comportamenti pericolosi, come guidare in stato di ebbrezza e/o dopo avere assunto sostanze stupefacenti o superare i limiti di velocità! Quello dell’omesso uso del casco è un fenomeno che ogni anno a Palermo causa centinaia di feriti, e purtroppo diversi morti.
Tenere sotto controllo l’intera città 24 ore su 24 è difficile, essendoci diverse emergenze da fronteggiare nella quotidianità. Nonostante tutto i miei Carabinieri hanno voluto dare un forte segnale su questa forma di illegalità. Ricordo inoltre che i Carabinieri, unitamente alle altre Forze di polizia, oltre ad interventi di repressione, sono impegnati nel sociale a difesa, promozione e consulenza di tematiche legate alla guida sicura. A tal riguardo per dovere civico vengono organizzati periodici incontri con gli alunni delle scuole, dove vengono ascoltate le problematiche dei ragazzi e fornite informazioni sulla sicurezza stradale. Tutte le istituzioni e le famiglie debbono contribuire a questa importante attività di sensibilizzazione di rispetto del codice stradale”.