Reggio Calabria. Nella tarda serata di sabato scorso, un equipaggio della “Squadra Volante” dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, diretto dal vice questore aggiunto Fabio Catalano con la collaborazione del commissario capo Enrico Palermo, transitando sul Lungomare Matteotti, all’altezza della villa comunale, è stato concitatamente fermato da tre donne. Queste ultime, tutte di nazionalità rumena, hanno dichiarato di essere prostitute e di essere state aggredite poco prima da un nordafricano, il quale si trovava a poca distanza e che, a dire delle donne, le aveva minacciate con un coltello, palpeggiando altresì una delle tre, nel tentativo di obbligarle a farsi corrispondere una somma di denaro perché potessero continuare ad esercitare in quel luogo l’attività di meretricio.
Gli agenti effettivamente hanno recuperato l’arma indicata, un grosso machete, ed hanno identificato l’individuo, conducendolo in Questura. Qui le donne hanno confermato in denuncia l’accaduto e il soggetto, identificato per Ramzi Jabnouni, di 23 anni, di nazionalità tunisina ed irregolare sul territorio nazionale, è stato tratto in arresto in flagranza per i reati di tentata estorsione, porto abusivo di coltello di genere vietato e di violenza sessuale.
L’arrestato è stato poi associato alla casa circondariale di Reggio Calabria a disposizione dell’Autorità Giudiziaria..
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