Palermo. Gli autori di questa “bravata” sono tutti giovani di buona famiglia, che annoiati ed alla ricerca di un’emozione hanno terminato la loro notte “differente” prima in una caserma dell’Arma e poi in un’aula di Tribunale.
Sono L.M. A.C., studente palermitano di 19 anni, T.A. palermitano di 20 anni e V.A., studentessa nata a Caltagirone (Ct) di 19 anni e residente a Mazzarino ma di fatto domiciliata a Palermo, sono tutti accusati di furto aggravato in concorso.
Erano le 02.00 circa, quando una pattuglia della Stazione di Palermo Altarello di Baida, impegnata in un servizio di controllo del territorio disposto dal Comando Provinciale di Palermo, è transitata in via Castellana altezza rotonda angolo via Leonardo Da Vinci, dove una nota società che sta realizzando l’asse della rete tranviaria per conto del comune di Palermo, ha installato diversi blocchi in cemento armato al fine di permettere la canalizzazione del traffico nella rotatoria. Al passaggio, i militari hanno notato che la segnaletica stradale era regolarmente installata compresa quella luminosa con diversi fari notturni lampeggianti che segnalano agli automobilisti l’esistenza di ostacoli sulla strada.
L’equipaggio dopo aver percorso via Castellana in direzione Bellolampo, percorsi alcuni chilometri ha invertito la marcia ritornando sullo svincolo. In lontananza i militari hanno notato un’autovettura Opel Astra di colore scuro chiudere gli sportelli ed andare via dallo svincolo in prossimità dei blocchi in cemento e proseguendo la marcia, hanno transitato nuovamente nei pressi dei blocchi notando qualcosa di diverso rispetto a quanto invece constatato 15 minuti prima, infatti nei blocchi in cemento armato lato Via Castellana Angolo Via Da Vinci ed Angolo via UR, mancavano i dispositivi luminosi e che nella parte dove erano ancorati i dispositivi vi era del filo di ferro reciso.
A questo punto è stato collegato il furto con l’autovettura Opel Astra SW di colore blu che è stata intercettata in via Cartagine a circa 500 metri di distanza dal luogo del furto. L’autovettura aveva il portellone posteriore aperto e dinanzi al mezzo vi erano alcuni che cercavano di scaricare il contenuto del bagagliaio, da cui provenivano delle luci lampeggianti.
Avvicinatisi, i Carabinieri hanno rinvenuto all’interno del bagagliaio ben 7 fari lampeggianti stradali asportati poco prima nella rotonda di via Castellana, riportanti la sigla della società proprietaria ed una tronchese. I fari lampeggianti sono stati restituiti ad un impiegato addetto alla vigilanza che dopo aver costatato l’ammanco dei fari e riconosciuto in sede di denuncia il materiale, ne è rientrata in possesso. I tre sono stati dichiarati in arresto e condotti in Tribunale, l’arresto è stato convalidato, i giovani rimessi in libertà in attesa di giudizio.
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