Palermo. Imprese: riunione su infrastrutture nell’area di Termini Imerese

Palermo. Il rilancio produttivo del settore industriale nel territorio di Termini Imerese passa dalla realizzazione di importanti opere infrastrutturali quali il collegamento stradale e ferroviario con la zona industriale e il completamento del porto. Sul bilancio della Regione sono già disponibili 150 milioni di euro per la realizzazione di queste opere. Per questa ragione si è svolta questo pomeriggio una riunione nei locali dell’assessorato regionale per le Attività Produttive, convocata dall’assessore Marco Venturi. Erano presenti, oltre a Venturi, rappresentanti dell’assessorato regionale Economia, della Provincia Regionale di Palermo, del Comune di Termini Imerese, di Rete Ferroviarie Italiane, di Anas, del Consorzio Asi di Palermo e dell’autorità Portuale di Palermo. “L’incontro di oggi è stata convocato – spiega Venturi – per verificare lo stato di avanzamento delle proposte progettuali da realizzare per rendere appetibile l’area industriale di Termini Imerese in considerazione dell’addio di Fiat alla Sicilia, previsto per il 31 dicembre 2011. Poiché le risorse finanziarie pari a 150 milioni sono disponibili nel bilancio della Regione, ora abbiamo la necessità di sapere quali infrastrutture vengono ritenute fondamentali, in quanto tempo possono essere realizzate e quanti soldi occorrono. E’ necessario accelerare questo iter per non farci trovare impreparati. Alla fine di quest’anno, quando Fiat andrà via, dovremo rendere l’area di Termini competitiva in base alle richieste del mercato”. Nell’ambito del rilancio dell’area industriale di Termini Imerese la Regione ha sottoscritto, il 16 febbraio scorso, l’accordo di programma al ministero dello Sviluppo economico che prevede, a fronte di un investimento totale di circa 1 miliardo di euro da parte di privati, una copertura con risorse pubbliche pari a 450 milioni. Di questi circa 350 sono a carico della Regione (150 per le infrastrutture, appunto, e 200 per gli incentivi agli investimenti) e 100 dello Stato. Sono sette le proposte fin qui pervenute al Ministero provenienti da aziende disponibili ad insediarsi a Termini Imerese. Una ottava proposta, giunta oltre i termini, è in fase di valutazione da parte di Invitalia, advisor del Mise.

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