Cosenza. I commissari della Federazione regionale dei Verdi, insieme ai componenti del comitato regionale e ai presidenti provinciali di Reggio Calabria, Crotone, Cosenza, Vibo e Catanzaro, nonché al gruppo consiliare della Provincia di Cosenza, hanno intrapreso una serie di iniziative politiche, istituzionali e di informazione all’opinione pubblica riguardo la scelta “irresponsabile” del governo italiano di ritornare al nucleare. In particolar modo, sarà presentato in tutte le Amministrazioni comunali e provinciali un ordine del giorno mirato alla dichiarazione di “territorio denuclearizzato” e, quindi, contrario alla produzione di energia nucleare, al divieto sul territorio di pertinenza dell’istallazione di centrali che sfruttano l’energia atomica e alla richiesta che la Regione esprima un definitivo parere negativo alla realizzazione di centrali nucleari in Calabria. In tal senso, anche al fine di sensibilizzare le Amministrazioni comunali, il gruppo consiliare dei Verdi della Provincia di Cosenza ha già depositato l’ordine del giorno che sarà discusso al primo Consiglio provinciale. Nei prossimi giorni sarà organizzata una conferenza stampa alla presenza dell’esperto nazionale sulle energie del partito, il fisico Erasmo Venosi, al fine di dare una informazione scientifica corretta. Vogliamo evitare le solite informazioni approssimative, per come è accaduto nei giorni successivi all’incidente avvenuto a Fukushima in Giappone. Gli appuntamenti si terranno anche a Reggio Calabria, Crotone, Catanzaro e Vibo Valentia con sit-in e tavoli informativi. Come Verdi ed ecologisti, per come già abbiamo fatto nei decenni scorsi, continueremo a lottare affinchè nel nostro Paese, ma anche nel resto del mondo si intraprenda la strada delle energie pulite, poiché, come dimostrato, il nucleare non è nè a basso costo né sicuro. Infine, auspichiamo che l’incidente alle centrali giapponesi possa rientrare ed esprimiamo solidarietà alla popolazione.
I commissari Mario Giordano e Aurelio Morrone
Il comitato regionale Franco Criaco, Elisa Romano e Nunzia Paese