Cosenza. Consiglio comunale: seduta interrotta prima di votare un documento sulla localizzazione del nuovo ospedale

Cosenza. L’odierna seduta del Consiglio comunale, convocato dal Presidente Antonio Ciacco, per discutere di tredici punti all’ordine del giorno, è stata interrotta, dopo quasi due ore di discussione, a seguito della verifica del numero legale, richiesta dal consigliere del gruppo misto Pietro Filippo al termine del dibattito sull’individuazione del sito del presidio ospedaliero e prima che sull’argomento venisse posto ai voti un documento presentato alla Presidenza dal consigliere del gruppo misto Francesco Incarnato. L’individuazione del sito dove localizzare il nuovo ospedale era divenuto il primo punto in discussione, dopo l’inversione dell’ordine del giorno richiesta dal Consigliere del gruppo “Autonomia e Diritti” Stefano Filice. Alla richiesta di verifica del numero legale formulata dal consigliere Pietro Filippo, il segretario generale ha proceduto all’appello accertando la presenza in aula di 12 consiglieri. Il Presidente del Consiglio comunale Ciacco ha preso atto dell’assenza del numero legale e ha sciolto la seduta dichiarando che non poteva proseguire. La discussione era stata aperta, presenti in aula 15 consiglieri, dal consigliere dell’UDC Massimo Bozzo che aveva richiesto, con una mozione d’ordine,  una sospensione di un’ora per consentire ad altri colleghi di raggiungere l’aula, considerata l’importanza dei punti all’ordine del giorno. La mozione è stata respinta subito dopo che il capogruppo del PD Giuseppe Mazzuca ha dichiarato la sua contrarietà alla sospensione, sottolineando la necessità di iniziare subito la discussione, in considerazione del fatto che già ieri il Consiglio era stato spostato di 24 ore e che all’ordine del giorno figuravano pratiche importanti. Dopo l’inversione chiesta dal consigliere Filice e supportata dal consigliere Mimmo Frammartino, il dibattito ha avuto inizio con la discussione del punto relativo alla localizzazione del nuovo presidio ospedaliero.

Questi gli interventi dei consiglieri che hanno preso la parola durante il dibattito.

Giuseppe Mazzuca : “Stasera abbiamo allungato l’agonia di 24 ore. Non c’è ombra del sindaco, impegnato in altri luoghi, e di gran parte della Giunta con l’eccezione del vicesindaco  Ambrogio e dell’assessore Bozzo. Si è consumata l’ennesima mancanza di rispetto di questo Consiglio. Eppure in discussione figuravano pratiche importanti, come la localizzazione dell’ospedale, il posizionamento del mercato ortofrutticolo a Vaglio Lise, dopo l’esperienza fallimentare del Comac. Oggi siamo stati snobbati e penso che si chiuda un ciclo molto deludente. Sull’ospedale abbiamo tenuto tante commissioni  urbanistiche presiedute dal collega Spataro, con la partecipazione sia del dirigente del settore che dell’assessore al ramo e dei tecnici chiamati a stilare il piano strutturale. Questi ultimi, dopo aver preso in esame 5 siti, hanno manifestato la scelta di Vaglio Lise,  la più idonea e con le caratteristiche migliori. Oggi c’erano anche risposte da dare ad interrogazioni importanti. Ma nessuno ci ha risposto.”

Michelangelo Spataro: “Ci sarebbe ben poco da aggiungere a quello che ha detto Mazzuca. Oggi non meritavano questo trattamento. Siamo quelli che con il nostro voto, nel  maggio 2008,  potevamo mandare a casa questa giunta e non lo abbiamo fatto. Dopo le prossime elezioni si stravolgerà il quadro di questa città a giusta ragione. Non siamo stati attenti ai problemi dei cittadini. Su questioni importanti, come l’individuazione del sito dell’ospedale c’è stato il nulla da parte di questa Amministrazione. Cosa vi aspettavate da Scopelliti, un premio? Avete preso solo bacchettate. Noi avremmo preferito lasciare un segno alla città,  avendo già individuato un sito che ragionevolmente è stato indicato tra i più idonei. Qualche folle vorrebbe localizzare l’ospedale in collina dove un tempo si  mandavano gli ammalati di tubercolosi. I cittadini vogliono capire perché l’Amministrazione non individua il sito dell’ospedale. Si è paventata anche l’ipotesi di una dislocazione a Colle Mussano. Vorremmo conoscere di chi sono i terreni. A Vaglio Lise l’85% dei terreni è del Comune. Se si sceglierà Colle Mussano sarà una scelta che adombra qualche interesse. La maggioranza stasera si è defilata e il lavoro portato avanti in  7-8 commissioni avrebbe meritato miglior sorte e non che restasse lettera morta.”

Stefano Filice: “Si gioca sulla pelle della povera gente. Non si ha rispetto di nulla. Nessuno si è preoccupato. C’è il vuoto assoluto della giunta, tranne l’assessore Bozzo. E’ veramente desolante ciò che sta accadendo. Mi sarei aspettato la presenza di Sindaco e assessori. Niente di tutto questo. Sono molte le cose  non fatte da questa maggioranza di assessori : le linee programmatiche del Sindaco, il piano strategico, il piano strutturale, lo statuto. Sul Piano strutturale ho partecipato a tutte le iniziative. Il piano era pronto, il gruppo di lavoro e l’assessore hanno fatto tantissimo, poi per la mediocrità politica non è stato possibile portarlo in aula. Nessuno ha badato agli interessi della collettività. Abbiamo lavorato  tanto e bene e abbiamo portato a compimento tantissime cose che la giunta ha voluto mortificare con l’ostruzionismo di stasera. Anche lo Statuto, strumento importante della vita cittadina e portato a termine in commissione, è fermo nelle mani del sindaco e non si porta in consiglio. E poi il problema della Multiservizi. Mi sento impotente a non dare risposte ai lavoratori. Ne abbiamo discusso in commissione, ma nessuna risposta è arrivata da Sindaco e assessori. Dovrà accadere forse un miracolo? Sull’ubicazione la soluzione più praticabile è Vaglio Lise, perché è un sito più facilmente raggiungibile e dove esistono già dei  servizi , anche se non  sarà facile perché i soldi oggi sono sempre di meno.”

Massimo Bozzo: “Credo che questo sia il modo peggiore per chiudere una legislatura. I cittadini non distinguono tra  chi è stato in maggioranza e chi ha occupato i banchi dell’opposizione. Ci considerano allo stesso modo. In politica, però, il tempo dà sempre ragione a chi opera correttamente. I gruppi di minoranza hanno sempre lavorato per il bene dei cittadini. Quando si sta per chiudere un’esperienza come questa, arriva il momento di tirare le somme. Avevo chiesto  un rinvio della discussione perché,  per come sono stato responsabile in questi 5 anni, ho sempre detto che i problemi politici vanno discussi nei luoghi opportuni. Non si può parlare in 10 o 12 del piano strutturale o della Multiservizi. Abbiamo urlato da questi banchi, vi abbiamo pregato di non spostare il mercato a Montalto e stasera ci ritroviamo a discutere della sua ricollocazione a Cosenza.”

Pietro Filippo: “Rilevo con una punta di amarezza come questo consiglio si svolga con numerose assenze, la quasi totalità degli assessori, la stragrande maggioranza dei consiglieri. Delle istituzioni  bisogna avere rispetto e sono profondamente convinto di questo, ritenendo che bisogna avere rispetto soprattutto  dei cittadini che ci hanno eletto.” L’intervento di Filippo è stato interrotto dalla protesta dei lavoratori della Multiservizi che hanno richiamato a gran voce l’attenzione dell’assemblea sulle loro rivendicazioni.

Il Presidente Ciacco, dopo aver chiesto ai lavoratori di avere un comportamento collaborativo con il funzionamento del Consiglio, ha sospeso la seduta per pochi minuti.

Riprende Pietro Filippo: “Comprendo le legittime proteste dei lavoratori che attendono risposte. Le responsabilità vanno distinte e ognuno deve assumersi le sue. Spero che il prossimo Consiglio sia più rispettoso delle regole. So che il collega Filice aveva lavorato alla redazione del nuovo statuto e del nuovo regolamento e speravo che si riuscisse ad approvare, anche per il buon funzionamento del Consiglio comunale. L’attuale statuto ha più di dieci anni di vita  ed è ormai superato. L’individuazione del sito del nuovo ospedale avrebbe meritato un Consiglio comunale molto partecipato. Mi auguro che non si depauperi ancora di più l’ospedale che abbiamo.”

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