Mayday in alto mare: 66 migranti salvati dalla Guardia Costiera

Roccella Jonica (Reggio Calabria). La direzione marittima di Reggio Calabria ha coordinato una complessa operazione di soccorso nelle acque dello Jonio meridionale con l’impiego di numerosi mezzi aereonavali. Le attività sono iniziate con la chiamata di soccorso “mayday” ricevuta dall’ufficio circondariale marittimo di Roccella Jonica, alle ore 14.20 di ieri, da parte di una non meglio identificata imbarcazione con numerose persone a bordo. Le ricerche sono iniziate immediatamente e si sono rivelate particolarmente complesse per l’indeterminatezza della posizione dell’unità navale in difficoltà e le pessime condizioni del mare, richiedendo indagini ad ampio raggio con l’impiego del velivolo ATR 42 della Guardia costiera decollato da Catania, delle motovedette della Guardia costiera CP 278, CP 308 e CP 827, specializzate per il soccorso in mare al largo dalla costa e due pattugliatori della Guardia di Finanza.  Nelle ricerche, la Guardia costiera si è avvalsa anche del sistema “Automatic Identification System” (AIS) per l’individuazione delle navi mercantili in transito in alto mare al fine di acquisire ulteriori informazioni per la localizzazione dei naufraghi.  Dopo aver circoscritto l’area marittima di ricerca, il velivolo della Guardia costiera è riuscito ad avvistare, a circa 65 miglia dalla costa, un catamarano con numerose persone a bordo, in completa balia delle onde.  Sul punto di avvistamento, la direzione marittima di Reggio Calabria faceva convergere le motovedette e due navi mercantili in transito nella zona, “Americana” e “Pearl Vita“.  Intorno alle ore 21,30, la motovedetta CP 308 raggiungeva l’imbarcazione in pericolo per l’inizio delle operazioni di salvataggio.  Le condizioni meteo marine nella zona delle operazioni, con mare molto mosso, non facilitavano le operazioni di recupero dei naufraghi, rese ancor più complesse dalla presenza di bambini, una donna in gravidanza e due persone non autosufficienti. Dopo complesse manovre, l’equipaggio della motovedetta, comandata dal maresciallo Luciano Pittelli, riusciva a trarre in salvo a bordo i 66 occupanti dell’imbarcazione in difficoltà, di cui 15 minori, 8 donne e 43 uomini, con il supporto anche delle unità mercantili dirottate in zona.
Conclusa la delicata fase di recupero, la motovedetta dirigeva per il rientro verso il porto di Roccella Jonica dove i naufraghi, di dichiarata nazionalità curda, irachena, afgana, iraniana e pachistana, venivano sbarcati per le attività di assistenza medica e per gli accertamenti da parte delle Forze di Polizia.

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