Il commissario Ferrara è tornato a Firenze e pensa di poter condurre una vita tranquilla: sbaglia. Tutto comincia con un cadavere sfregiato nella sala mortuaria di un ospedale. Seguono i delitti: una giovane donna nella propria abitazione; un cadavere bruciato in una chiesa sconsacrata; un extracomunitario in pieno centro a Firenze. Quali legami tra loro? Anche la vita familiare del Commissario è minacciata. Tenta di riprendere in mano il bandolo della matassa: ma è una fatica vana. Gli eventi criminali si susseguono. Quando però tocca gli intoccabili: è trasferito in Germania. Sullo sfondo una Firenze misteriosa e nascosta, dove si muovono inquietanti personaggi. Tutto questo accade ne Le rose nere di Firenze di Michele Giuttari (pp. 464 € 17,29) edito da Rizzoli. Giuttari, dopo aver condotto la lotta all’anonima sequestri in Calabria, ha diretto la Squadra Mobile di Firenze impegnandosi nella caccia al Mostro. Chi è il responsabile? Perché questi omicidi? Come sempre il mistero è fitto. Ma Ferrara prosegue le indagini, assieme ai Carabinieri, con costanza e metodo: senza trascurare nulla. Da vecchio sbirro; si serve dei moderni strumenti scientifici senza diventarne succube. Il libro mostra che dietro una tranquilla città c’è una città nascosta. Talvolta essa riemerge dagli abissi e irrompe nel nostro tran tran quotidiano. Il libro non ci conduce solo alla scoperta di un colpevole. E’ uno squarcio su un mondo misterioso, che non sparisce con l’individuazione del responsabile: ci da appuntamento alla prossima volta.
Tonino Nocera