Cosenza. Retrospettiva Monicelli: domani alla Casa delle Culture la proiezione de “I soliti ignoti”

Cosenza. Dopo il successo della serata inaugurale dell’omaggio al regista Mario Monicelli che ha visto al Cinema Italia-Tieri la presenza degli attori Margherita Buy e Michele Placido, la retrospettiva “Mario Monicelli. La Storia in forma di Commedia”, promossa dall’Amministrazione comunale con il sostegno della Fondazione “Bonino-Pulejo”,  entra nel vivo e da domani, martedì 29 marzo, si trasferisce alla Casa delle Culture. Alle ore 21,00 sarà proiettato, nella Sala “Gullo”, il film “I soliti ignoti”, del 1958. Con “I soliti ignoti”, il regista scomparso firmò un film davvero epocale,  scoprendo il talento comico di Gassman, del tutto inedito e irriconoscibile rispetto agli abituali ruoli cinematografici e a quei personaggi che da affermato mattatore della scena teatrale aveva portato in palcoscenico. Il film segna anche l’apice del sodalizio artistico che Monicelli aveva già avviato con gli sceneggiatori Age e Scarpelli cui si aggiunse, nell’occasione, la firma di Suso Cecchi d’Amico. Nelle intenzioni di regista e sceneggiatori c’era quella di mostrare una sgangherata banda di cialtroni e inadeguati ladruncoli che tentava un colpo più grosso di loro e che poi falliva. Gassman vi interpreta il personaggio di un pugile fallito reclutato per partecipare al  colpo al Monte di pietà. Chiede una consulenza a Dante Cruciani, professionista dello scasso (il grande Totò), per aprire la cassaforte. Invece di entrare nel Banco dei pegni, i ladruncoli improvvisati si ritrovano nella cucina della  casa che confina con il Monte di Pietà. E dovranno consolarsi con un piatto di pasta e ceci. A decretare il successo de “I soliti ignoti” che vinse due nastri d’argento (per la migliore sceneggiatura e per il miglior attore, Vittorio Gassman) la Vela d’Oro al Festival di Locarno ed ottenne la nomination all’Oscar per il miglior film straniero, contribuì un cast stellare, nel quale, accanto a Gassman, figuravano Marcello Mastroianni, Renato Salvatori, Carla Gravina, Claudia Cardinale, Memmo Carotenuto, Tiberio Murgia e Carlo Pisacane, gli ultimi due nei panni degli indimenticabili Ferribotte e Capannelle. Con  “I soliti ignoti”, Monicelli fece assumere alla commedia la dignità e l’impegno di una critica di costume e di un autentico moralismo, narrando le gesta di un manipolo di impacciati ed ingenui balordi di periferia, perseguitati più che dalla cattiva sorte, dalla loro incapacità di essere disonesti fino in fondo. Una storia tragicomica, esilarante per un verso, ma nello stesso tempo malinconica, ambientata negli anni che precedono il boom economico, in una Roma di borgata, grigia ed anonima. Il successo del film, sia di pubblico che di critica fu impareggiabile. Ne sono prova i numerosi premi che gli furono assegnati.

Exit mobile version