Seminara (Reggio Calabria). Stamattina, si è svolta una funzione religiosa nella Basilica cattedrale per ricordare Silvio Galati, a tre anni dalla sua tragica scomparsa. La comunità cittadina vuole ancora stringersi attorno ai familiari del giovane ucciso il 27 marzo del 2008, in un agguato mafioso. Non era lui, come è stato in seguito accertato, l’obiettivo dei killer. Un episodio che suscitò enorme sgomento tra la comunità. Al punto che l’amministrazione comunale del sindaco Antonio Bonamico, aveva avviato l’iter per intitolare una strada del centro alle “Vittime Innocenti” accomunando anche la giovane Angela Scibilia, morta per un caso di malasanità. Ebbene, in quella maledetta giornata di tre anni fa, il ventunenne Silvio Galati era intento a installare un’autoradio sull’autovettura di un suo amico. Un lavoro che Silvio faceva per hobby, tanta era la sua disponibilità verso i compaesani. Come ricordano tutti, Silvio era un ragazzo semplice e sincero, suonava nella banda musicale di Seminara e partecipava agli spettacoli organizzati dall’associazione culturale “Canossa”. Tanti erano i sogni dello sfortunato giovane. Tuttavia, la sua grande passione erano i camion. Infatti, ottenuta la patente per la guida dei mezzi pesanti, Silvio iniziò a lavorare, assentandosi da casa per lunghe settimane, anche durante le feste. Sempre sorridente e affabile, il giovane seminarese ha pagato con la vita la sua generosità. Ebbene, a distanza di tre anni, è ancora vivo il ricordo di questa giovane vittima innocente e la funzione religiosa vuole essere anche un momento di riflessione sul rispetto verso il prossimo, attraverso valori come legalità, sacrificio e amicizia. Valori che erano propri del giovane Silvio Galati.
Antonio Ligato