Sepang (Malesia). Oltre al riferimento cronometrico puro restituito dalle prove libere odierne, è interessante studiare gli stint in assetto da gara che sono stati compiuti con le gomme già usurate. Chi ha impressionato in questa comparativa è Vettel: per lui stint da 9 giri con tempi a partire da 1’44”0 per salire progressivamente a 44”2 e 44”4; subito dietro c’è Webber, con 6 giri in questa sequenza 1’44”1 – 1’43”5 – 1’44”4 – 1’44”8; si difende bene anche Button su 8 giri, con un passo medio di 1’44”5 simile a quanto segnato da Hamilton, però su 6 giri. In casa Ferrari, a dispetto della prestazione pura sul giro singolo non eccelsa, conforta in passo di Massa, che inanella sei tornate con questa sequenza: 1’43”5 – 1’53” – 1’43”5 – 1’44”3 – 1’45”5. Manca la costanza di RedBull e McLaren, però non c’è il divario netto che invece appare sul giro singolo a gomme morbide. Male, invece, Alonso anche sul ritmo gara, con un passo che inizia con 45”6 per chiudere a 1’47”3 dopo 5 giri.
Fatta questa breve analisi sul passo gara – sempre che di gara asciutta si parli domenica – ecco i commenti dopo il venerdì di prove libere. In casa McLaren, soddisfatto Button: «La sessione pomeridiana è andata molto meglio rispetto a stamattina, quando avevamo un po’ di problemi; dopo Melbourne abbiamo deciso di orientarci verso una certa direzione per risolvere i problemi avuti nella prima gara, però, la pista qui è molto diversa. Così siamo tornati sui nostri passi e tutto funziona al meglio adesso. Tutti sembra abbiano problemi di aderenza al posteriore oggi, con le gomme che si comportano molto diversamente rispetto a Melbourne. Non sappiamo, ovviamente, con quanta benzina abbiano girato gli altri, quel che conta è che abbiamo fatto molte modifiche alla monoposto e si è trattato di modifiche tutte positive». Anche Hamilton, autore di 23 giri al pomeriggio, è fiducioso: «Sembriamo vicini al vertice dei tempi e abbiamo fatto alcuni miglioramenti nel set-up. Le condizioni della pista sono molto diverse dall’Australia e le gomme non durano abbastanza. Forse domenica sarà una gara da tre pit-stop». Si mantiene cauto Mark Webber, dopo la prova incolore di Melbourne l’australiano ha chiuso in testa entrambe le sessioni di prove del venerdì. «Sembriamo messi bene, ma è ancora la prima giornata del week end di gara. La macchina è andata bene, si è confermata affidabile e abbiamo provato tutte le gomme, anche quelle “extra” portate dalla Pirelli». Le difficoltà incontrate a Sepang, sono spiegate da Fernando Alonso: «Visto quello che è successo oggi si prospetta un weekend difficile ma faremo di tutto per avvicinarci ai primi. Oggi non eravamo a posto e abbiamo faticato a trovare un buon bilanciamento della vettura: vedremo questa sera come migliorarlo. Su una pista come questa, con condizioni meteorologiche tanto variabili e con il degrado delle gomme che sembra esserci, saranno tanti i fattori in gioco nella lotta per le prime posizioni e non basterà essere i più veloci. Stamattina abbiamo lavorato tanto sull’aerodinamica per capire cosa non ha funzionato come ci aspettavamo in Australia. Siamo soltanto all’inizio della stagione: non siamo abbastanza veloci per lottare per la vittoria e per la pole position ma non vuol dire che si debba mollare la presa, anzi bisogna moltiplicare le energie per ridurre in fretta il distacco che ci separa da chi ha lavorato meglio di noi». Meglio dello spagnolo è andato Felipe Massa: «E’ logico che mi aspettavo e speravo di essere più veloce, soprattutto nei confronti delle due squadre che ci sono chiaramente davanti. Vediamo cosa possiamo fare fra stasera e domani per migliorare la macchina. Non c’è molto grip e il degrado delle gomme è molto elevato, come si è visto nella parte finale della seconda sessione, quando tutti giravano presumibilmente con tanta benzina a bordo, il problema non riguarda certo soltanto noi. Se ci dovesse essere una gara sull’asciutto la scelta della migliore strategia sarà molto complicata. La gomma morbida si comporta meglio: ha molto più grip ed è molto più veloce, anche se c’è un grande degrado; la dura sembra essere più lenta e, all’inizio, un po’ più costante ma non dura poi tanto di più dell’altra. Bisogna essere pronti a tutto in questo fine settimana. Negli ultimi due giorni abbiamo visto che, all’ora in cui sono in programma qualifiche e gara, piove sempre: se ciò dovesse verificarsi anche nei prossimi giorni, può succedere di tutto». Problemi in frenata, invece, hanno rallentato lo sviluppo della Lotus Renault, generati da un difetto nella sospensione anteriore. Pochi giri e set-up ancora da affinare, così Heidfeld: «A causa dei problemi al mattino non abbiamo potuto fare molti giri, così al pomeriggio la priorità è andata al long run con gomme morbide. Abbiamo dei dati sui quali lavorare che ci dicono dell’alto grado di consumo delle morbide. Considerando che non ho lavorato sull’assetto, è incoraggiante essere nella top ten».
Fabiano Polimeni