Tragedia della follia sulla Gallico-Gambarie: un 17enne riduce in fin di vita a pietrate una 13enne

di Fabio Papalia
Reggio Calabria. Lapidata a 13 anni, nemmeno fossimo in Iran. E invece siamo alla periferia nord della città, lungo la Gallico-Gambarie, la strada provinciale che collega il popoloso quartiere fino alle porte di Calanna, in località Cartiera, dove oggi sorgono le rovine dell’impianto di rifiuti mai costruito dalla Regione per la protesta degli abitanti nel 2004. La tragedia della follia si è consumata ieri pomeriggio, alle ore 14. I passanti vedono sul ciglio della strada il corpo di una ragazzina, un lago di sangue. Si pensa a un incidente stradale, viene chiamata la sala operativa del Suem 118, che manda un’ambulanza, e viene avvisata anche la Polizia Provinciale, competente per il sinistro in quanto la strada è provinciale. E invece quando gli agenti del comandante Domenico Crupi giungono sul posto, l’ambulanza sta già soccorrendo la giovane, che ha il cranio aperto da un grosso corpo contundente. Gli agenti della Polizia Provincia, quindi, lasciano doverosamente il posto ai poliziotti della Squadra Volante dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico. diretto dal vice questore aggiunto Fabio Catalano con la collaborazione del commissario capo Enrico Palermo. La Volante di zona, con l’ausilio dei primi parenti della giovane, nel frattempo accorsi, iniziano a ricostruire il puzzle. La ragazza, che nel frattempo viene trasportata agli Ospedali Riuniti, dove subirà un delicato intervento chirurgico, è stata aggredita da un 17enne suo vicino di casa. Entrambi abitano in una piccola frazione nella zona nord della città, un piccolo agglomerato di case che sorge all’ombra della grande arteria di comunicazione. I due sono giunti alla Cartiera a bordo del ciclomotore del diciassettenne. Poi la furia cieca, non si sa da cosa sia stata scatenata. Forse un amore non più corrisposto, forse un netto rifiuto ai propri tentativi di approccio, quel che è certo è che la giovane è stata aggredita con inaudita ferocia, colpita con un masso di proporzioni notevoli, che sul capo della ragazzina ha avuto effetti devastanti. E’ subito caccia all’uomo. Sul posto si richiede l’intervento degli specialisti del Gabinetto regionale di Polizia Scientifica, e degli investigatori della Squadra Mobile diretta da Renato Cortese. Intanto tutte le Volanti disponibili, anche con l’ausilio di un elicottero del V Reparto Volo della Polizia di Stato, sono alla caccia del ragazzo. Si deve arrivare a lui immediatamente, prima che possa compiere un gesto irreparabile, o prima che sia qualcun altro a farlo. In serata l’epilogo. Grazie, da un lato, alla minuziosa operazione di ricerca dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico, e dall’altro all’opera della Squadra Mobile, un parente del giovane finalmente riesce a contattarlo telefonicamente, lo convince a consegnarsi agli agenti di Renato Cortese. La piccola vittima giace nel reparto di rianimazione dei Riuniti.

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