Sant’Onofrio (Vibo Valentia). L’arroganza degli affiliati alla ‘ndrangheta non poteva tollerare il monito di monsignor Luigi Renzo, vescovo che guida la diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, la tracotanza delle cosche non poteva sopportare la decisione scaturita dal vertice svoltosi nella Prefettura di Vibo Valentia. Oggetto delle prese di posizione delle autorità civili e religiose, il rito dell’Affruntata, una cerimonia per troppi anni egemonizzata dai clan che ne hanno fatto il simbolo del loro dominio sul territorio. Una commistione indecente cui finalmente è stato opposto un argine con la scelta che a caricarsi sulle spalle le statue sarebbero stati i ragazzi delle squadre di calcio di Sant’Onofrio ed i tanti che si prodigano facendo volontariato con la Protezione Civile. La risposta della ‘ndrangheta è stata quella consueta delle intimidazioni che questa volta hanno messo nel mirino i due presidenti delle società calcistiche. Al 45enne Luigi Naccari, sconosciuti hanno tranciato gli pneumatici dell’automobile, il 53enne Francesco Petrolo è stato, invece, destinatario di inquietanti messaggi intimidatori, concretizzatisi con l’invio di alcuni bossoli. Già la circolare scritta e diffusa dal vescovo aveva l’intento di mettere la parola fine alla triste storia di un rito religioso oppresso dalla presenza asfissiante delle cosche. Al diktat del presule che si era rivolto con tono fermo e severo ai preti della diocesi, si è poi aggiunta la riunione convocata dal Prefetto, Luisa Latella. Obiettivo di entrambi evitare che si ripetesse quello che si verificò lo scorso anno quando il rito dell’Affruntata balzò agli onori della cronaca per i due colpi di pistola esplosi all’indirizzo dell’abitazione del Priore della confraternita del Santissimo Rosario, a cui è demandata l’organizzazione della processione. In quella circostanza fu necessario far slittare l’evento religioso alla domenica successiva. Perché fosse chiaro, una volta per tutte, che i clan non possono e non devono stare all’ombra delle statue dei Santi, monsignor Renzo aveva invitato i preti ad armarsi di coraggio ed a scacciare le cosche dal rito dell’Affruntata. Non meno netta è stata la posizione del Prefetto Latella che, in una dichiarazione rilasciata all’Ansa ha reso noto che, in caso di altre intimidazioni simili a quelle patite dai due presidenti delle squadre di calcio, a trasportare le statue di Gesù, Maria Addolorata e San Giovanni nell’evento che raffigura il ritrovarsi immediatamente successivo alla Resurrezione di Cristo, saranno gli stessi rappresentanti delle forze dell’ordine assieme ai Vigli del fuoco.
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