Melito Porto Salvo (Reggio Calabria). «Ho ucciso mia moglie, venite». È stato lui stesso questo pomeriggio alle ore 14,30 a telefonare al 112 e chiedere l’intervento dei Carabinieri della Compagnia di Melito, diretta dal capitano Onofrio Panebianco. L’uomo, M.G. di 53 anni, impiegato della Provincia, pensava di avere assassinato la moglie, L.A. di 61 anni, da tanti anni costretta sulla sedia a rotelle. Quando i militari hanno bussato alla porta dell’appartamento in via Fratelli Rosselli, invece, facendo appello alle poche energie rimaste, è stata la stessa vittima che ha aperto. La donna è stata accoltellata dal marito, con un coltello a scatto dalla lama di circa 7 cm di lunghezza, che lo stesso uomo ha consegnato ai militari. La donna è stata ferita da 10 fendenti, che l’hanno raggiunta al torace e al collo. Trasportata d’urgenza su un’ambulanza del Suem 118 presso l’ospedale “Tiberio Evoli” di Melito, è stata ricoverata in prognosi riservata.
È di tentato omicidio, dunque, l’accusa con la quale il marito è stato arrestato dai Carabinieri. Ai militari l’uomo ha spiegato di aver agito perché non ne poteva più di vedere la moglie, dalla quale ha avuto due figli oggi maggiorenni, ridotta sulla sedia a rotelle.
Fabio Papalia