Bruxelles. Nasce a Lampedusa un osservatorio europeo sull’emigrazione che si propone di diventare una vera e propria Agenzia per lo sviluppo del Mediterraneo. L’idea progetto è dal 10 marzo al vaglio del Presidente della Commissione europea, Jose Manuel Barroso, e della Commissaria per gli affari interni, Cecilia Malmstrom. Il dossier è stato inviato anche al Comitato delle Regioni, a Bruxelles, e al Commissario italiano, Antonio Tajani. La proposta, elaborata dalla Ucee (una organizzazione non governativa e non profit accreditata presso le istituzioni comunitarie) è stata accolta favorevolmente dal Comune di Lampedusa e dal Dipartimento affari extraregionali della Regione Siciliana. “Abbiamo pensato di coinvolgere le istituzioni locali e quelle europee ai massimi livelli – afferma il presidente della Ucee, Paolo Saba in una nota diffusa a Bruxelles. “Il nostro metodo- aggiunge Saba – è quello del coinvolgimento delle istituzioni. Al nostro fianco ci sono imprenditori, organizzazioni professionali e amministratori della Regione Lombardia, della Regione Piemonte, della Regione Siciliana e del Comune di Lampedusa”. Il progetto è quello di avviare un dialogo “people-to-people” con le amministrazioni locali, gli imprenditori e gli attori sociali del nord Africa. “Solo seguendo il metodo della concertazione territoriale – afferma Francesco Attaguile, direttore generale degli affari extraregionali della Regione Sicilia – sarà possibile incanalare e utilizzare nel miglior modo possibile le risorse che l’Europa annuncia di voler mettere a disposizione di un nuovo “Piano Marshall” per il Mediterraneo. E Lampedusa rappresenta il luogo politico più opportuno per avviare un nuovo, efficace, partnenariato internazionale”.
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