Melicuccà (Reggio Calabria). «Sulla discarica di Melicuccà intervenga Scopelliti e il Commissario straordinario, mentre i capigruppo dei partiti alla Regione e i sindaci di Melicuccà, S.Eufemia d’Aspromonte e Bagnara sollecitino il confronto». E’ quanto chiede il segretario generale della Cgil della Piana, Antonino Calogero. «Uno dei compiti fondamentali del Commissario per l’emergenza rifiuti – scrive Calogero nell’individuare i siti da destinare a discarica anche nell’urgenza – è quello di rispettare la volontà della popolazione. In poche parole, sia la Regione che il Commissario, dovrebbero svolgere un lavoro di ascolto democratico, valutazione delle ragioni e di verifica di tutti i rischi di impatto ambientale. In modo tale che la scelta nasca da un confronto serio e trasparente tra le istituzioni competenti e le popolazioni del territorio destinate a ospitare una discarica». Purtroppo ciò non è avvenuto. Allora il segretario della Cgil insiste rimarcando: «La sorpresa con cui è stata accolta la notizia dalla popolazione di Melicuccà, e dei paesi confinati, insieme alle voci autorevoli di amministratori e politici di ogni schieramento, compresi i responsabili governativi, ci induce a pensare che le vie del confronto, dell’informazione e della condivisione siano state omesse. Pertanto, chiediamo che il presidente Scopelliti si voglia fare garante e promotore di una riunione che veda a confronto Regione, Commissario, amministrazioni comunali interessate (Melicuccà-Bagnara-Sant’Eufemia) e le parti sociali e ambientali. Confidiamo appunto nella sensibilità del Presidente e chiediamo anche ai capi gruppo dei partiti presenti in Consiglio Regionale di farsi sostenitori di questa richiesta. E’ un confronto importante quello che auspichiamo – conclude Calogero – perché potrà servire a impedire che si continui a devastare il territorio, a togliere la gestioni dei rifiuti da appetiti di ogni sorta, riaffermando il principio dell’equa suddivisione dei sacrifici ambientali su tutto il territorio regionale. Occorre avviare un cambiamento di sistema che attraverso la pratica diffusa della raccolta differenziata possa portare alla riduzione generalizzata dei rifiuti, al riciclaggio e a un inquinamento zero».
Intanto si registra la presa di posizione delle famiglie residenti in contrada Pomarelli, a poche centinaia di metri dalla località “Zingara”. Hanno preparato una lettera con firme da inviare al Prefetto di Reggio in cui lamentano le condizioni di abbandono in cui versano da parecchi anni. «Ci sentiamo dimenticati» evidenziano nella protesta civile e democratica, volta alla difesa dei loro diritti per ridare dignità al territorio abbandonato al proprio destino. «Il nostro è un territorio di passaggio – spiegano – che collega Bagnara a Sant’Eufemia e confina con Melicuccà, paese che, con assoluta indifferenza ha deciso che contrada Pomarelli fosse il luogo più idoneo per smaltire rifiuti di ogni genere senza nessun tipo di controllo o comunque senza una chiara e aperta spiegazione alla gente del posto su ciò che è avvenuto e sta avvenendo. Per tanti anni abbiamo visto passare camion dei rifiuti, soprattutto nelle ore notturne; rifiuti che andavano a far aumentare la montagna di quelli già depositati. A fronte di una discarica a forte impatto ambientale chiediamo alle Amministrazioni Comunali e a tutte le associazioni e a tutti quelli che hanno a cuore la tutela dell’ambiente di mettersi in gioco con decisione contro il progetto di discarica, in quanto nel totale silenzio dei cittadini, la discarica di rifiuti pericolosi, ha ottenuto giudizio favorevole. Così il megaimpianto potrà accogliere tutti i tipi di rifiuti pericolosi in località ”Zingara” di Melicuccà. Intraprenderemo una battaglia in difesa dell’ambiente e della legalità, che non può e non deve scemare di fronte alla decisione adottata, che riteniamo tecnicamente e giuridicamente non corretta. La preoccupazione è alta, e ciò che impensierisce maggiormente gli abitanti, le mamme e i giovani è il rischio di un aumento indiscriminato di malattie per noi residenti».
Antonio Ligato