Reggio Calabria. Alla presenza delle massime Autorità militari, politico-amministrative, religiose e civili, nonché di esimi esponenti della Magistratura, venerdì 15 aprile, nell’Aula Magna “G. Marino” dell’Accademia di Belle Arti, alle ore 16.30, avrà luogo la presentazione del volume “Un Carabiniere nella lotta alla ’ndrangheta”, di cui autori sono il Luogotenente dell’Arma dei Carabinieri e Comandante della Stazione di Reggio Calabria Principale, Cosimo Sframeli, e il Maresciallo Ordinario dei Carabinieri in servizio presso la medesima Stazione, Francesca Parisi.
Fondamentalmente, Sframeli e Parisi con questa eccellente iniziativa editoriale, singolare ed unica nel suo genere, vogliono dar “voce” e rendere omaggio ed onore a tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita sull’altare della lotta alla ’ndrangheta e, attraverso essi, al giovane e valoroso Brigadiere Carmine Tripodi, Medaglia d’oro al Valor Militare, vittima, a soli venticinque anni, di un agguato di mafia nel 1985 lungo la Provinciale che collega San Luca con Bovalino, ed al quale, proprio nei giorni scorsi, è stata intitolata la nuova Caserma dei Carabinieri della Stazione di San Luca.
Dalla ricercata e raffinata veste tipografica, il libro, che gode del patrocinio, tra gli altri, della Regione Calabria, della Provincia e del Comune di Reggio Calabria, è edito da Falzea Editore e stampato da Iiriti Arti Grafiche e si avvale dell’ottimizzazione grafica del prof. Giovanni Curatola, docente ordinario di tecniche grafiche speciali presso l’Accademia reggina. La presentazione è del Prof. Sandro Manganaro, direttore dell’Accademia di Belle Arti dal 1989 al 2010.
Impostato metodologicamente dagli Autori con elegante e delicata sensibilità, opportunamente e validamente documentato grazie a ricerche condotte scrupolosamente e con rigore scientifico, il volume, anzitutto, comprende gli atti del convegno svoltosi nel maggio dello scorso anno in Accademia a conclusione della Prima Edizione del premio d’Arte “Il Carabiniere: mille volti, una sola anima” intestato al Brigadiere Carmine Tripodi, da cui prende le mosse per effettuare, mediante le preziose testimonianze e gli interventi appassionati di Autorità Militari, Magistrati, amministratori e semplici cittadini e gli originali e pregevoli contributi di riflessioni frutto delle qualificate esperienze e competenze professionali di Sframeli e Parisi, una ricognizione ed un bilancio delle attività investigative e delle iniziative giudiziarie espletate al fine di contrastare e sconfiggere la ’ndrangheta.
Un evento culturale, dunque, di eccezionale rilievo che si colora di molteplici e variegati significati atti ad evidenziare univocamente che la legalità è un bene primario ed insostituibile da salvaguardare e potenziare quotidianamente e con impegno.
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