Scilla verso le elezioni comunali: due i candidati a sindaco

Scilla (Reggio Calabria). Ancora un mese di governo per il sindaco Gaetano Ciccone, che dopo dieci anni dovrà abbandonare la poltrona da sindaco. A contendersela, il 15 e 16 maggio, saranno due uomini che vi si sono già seduti, e che hanno in comune pure il nome: Pasquale Caratozzolo, alla guida del paese dal luglio del 1988 al marzo del 1992, e Pasqualino Ciccone (fratello di Gaetano), che subentrò proprio a Caratozzolo per continuare ad amministrare fino al novembre del 1992. Entrambi hanno deciso di rimettersi in gioco, mettendo in piedi due squadre che promettono di darsi battaglia. Due squadre schierate in altrettante liste civiche che, al di là del loro “marchio” politico, sono state aperte a tutta la società civile: la numero 1, “Scilla Domani”, e la numero 2, “Insieme per il progresso”, capitanate rispettivamente da Caratozzolo e Ciccone. Il primo, ex dirigente regionale che ora si dedica soprattutto all’imprenditoria culturale, dovrebbe avere nell’esperienza e nella saggezza i suoi punti di forza. Per lui, politico navigato, gli anni che passano non sono affatto un problema. Anzi. “Ho un’età, non lo nascondo, ma grazie a Dio ho la ragione, la forza e il coraggio di fare una lotta. Se sarò eletto, assieme alla squadra che mi affianca – ha promesso Caratozzolo durante la presentazione di “Scilla Domani” – lotteremo per i giovani, e per liberare questo paese da una dinastia”. Chiaro, dunque, il riferimento alla gestione decennale di Gaetano Ciccone, che amministrò la città pure dal 1983 al 1986. Una “dinastia”, quella dei Ciccone su Scilla, che continuerebbe in caso di vittoria di Pasqualino, candidato a sindaco del Pd e sostenuto anche dal Prc. Fatto sta che proprio il tradizionale rapporto tra la famiglia Ciccone e gli scillesi potrebbe rappresentare il principale punto a favore per Pasqualino Ciccone, impiegato presso l’Agenzia delle Entrate e imprenditore nella ristorazione. A testimonianza di ciò, le sue parole nel corso della manifestazione popolare per la presentazione di “Insieme per il progresso”: “Mio fratello è riuscito a creare un qualcosa di forte con la gente, un rapporto stretto con le frazioni. Un qualcosa – ha affermato Ciccone – che ci dà la certezza di vincere”.

Scilla Domani”. Una lista “moderata”, secondo Caratozzolo. Dodici candidati che non si identificano tutti in un partito o movimento politico. Di certo la lista è sostenuta dalla sezione locale del Pdl. Così come dal Pri, grazie alla presenza del consigliere di maggioranza uscente Domenico Mollica, che ha “mollato” la famiglia Ciccone. Con Caratozzolo pure tre consiglieri dell’uscente gruppo di opposizione “Uniti per Rinnovare”: Santo Perina, Antonio Santacroce e Antonio Cambareri. E poi coloro che tentano, o ritentano dopo diversi anni, l’avventura politica. Unica donna: l’avvocato Loredana De Lorenzo.

Insieme per il progresso”. Per Pasqualino Ciccone il Comune deve essere amministrato come un’impresa. Ed è per questo che ha voluto con sé due imprenditori del posto, due new entry nella politica locale: Pasquale Sanfedele e Domenico Scarano. E all’accordo tra Pd e Prc è dovuta la presenza dell’avvocato Maria Gattuso (Prc), unica quota rosa nella lista che sostiene Ciccone. Che, per il resto, ha attinto dalla squadra del fratello. Gli altri candidati sono infatti quasi tutti gli uomini della maggioranza uscente, a cominciare dal vicesindaco Francesco Bellantoni. Mancano solo gli assessori Nino Vita (che ha però lasciato il posto al figlio Giuseppe) e Domenico Diano.

Francesca Meduri


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