Ferrovie della Calabria. I dipendenti vedono il loro futuro a rischio

Gioia Tauro (Reggio Calabria). Le voci sempre più insistenti di una trattativa  in corso tra Ferrovie della Calabria  e Piana Palmi Multiservizi –  Ppm – per la cessione delle Ferrovie Taurensi stanno mettendo in forte agitazione i lavoratori dell’azienda, soprattutto quelli del cento automobilistico di Gioia Tauro che, alla luce delle note difficoltà economiche in cui versano le Ferrovie della Calabria temono concretamente per il loro futuro. Se tali voci venissero confermate si realizzerebbe un’anomalia tutta calabrese nella gestione del sistema dei trasporti. Un episodio senza precedenti che  darebbe corso, senza dubbio, ad uno smembramento progressivo di tutte le Ferrovie della Calabria, senza alcuna garanzia per i lavoratori. Una politica che non può essere condivisa e che va contro tutti gli impegni assunti nei tavoli tecnici. Invece di procedere ad un sostanziale recupero dei crediti vantati nei confronti del ministero e della  stessa Regione Calabria, si sta pensando di svendere l’azienda al miglior offerente privato. Come è solito della politica calabrese, ci troviamo ancora una volta a verificare che la realtà è ben diversa da tutti i buoni propositi e da tutti i proclami elettorali. Dove sono finite proposte come “la Metropolitana della Piana” per  sfruttare le sinergie già presenti in Ferrovie della Calabria in termini di integrazione ferro-gomma e offrire un servizio efficiente, non solo all’utenza attuale fatta da alunni, insegnanti e lavoratori che ogni giorno si sposta nell’entroterra pianigiano, ma anche all’area portuale che vede ogni giorno centinaia di lavoratori spostarsi in auto per raggiungere il porto? Invece di attirare investimenti creando le condizioni di crescita  ci si limita al compito più facile: chiudere, dismettere, smantellare. Logiche che non ci appartengono e contro le quali ci batteremo perché venga salvaguardata la professionalità e la dignità di tutti i  lavoratori delle Ferrovie della Calabria.

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