Palermo. Sanità, Russo: “Nessun allarme tubercolosi, controlli rigorosi”

Palermo. “I controlli sulle malattie infettive sono assolutamente rigorosi, non ci sono motivi di allarmismo”. L’assessore regionale per la Salute, Massimo Russo, spende parole rassicuranti dopo che all’ospedale Maggiore di Modica, in provincia di Ragusa, è stato registrato un caso di tubercolosi su un cittadino nordafricano sbarcato in Sicilia ai primi di aprile. L’assessorato ha già attivato un sistema di sorveglianza sindromica su 13 patologie (tra cui la tubercolosi), individuate dal Ministero della Salute in un apposito documento operativo come le più probabili ad essere importate sul nostro territorio dai soggetti provenienti dal nord-Africa. Dall’assessorato però si precisa che dopo l’individuazione del caso è essenziale sottoporre a terapia il soggetto affetto da tubercolosi ed assicurarsi che lo stesso prosegua la terapia per almeno sei mesi – un anno, al fine di evitare recidive. La vaccinazione antitubercolare in Italia non viene più praticata da molti anni in quanto, oltre a risultare inefficace, era spesso dannosa per il soggetto vaccinato. L’assessore Russo, che proprio il mese scorso ha partecipato a Roma alla prima edizione degli Stati generali sulla Tubercolosi, spiega che “nel nuovo Piano Sanitario Regionale 2011 – 2013 approvato il 24 marzo scorso è riportata tra le azioni prioritarie di intervento la costruzione di una rete regionale di controllo della malattia e della infezione tubercolare che comprende la diffusione di strategie di prevenzione in tutto il territorio della Regione, nonché di diagnosi precoce delle forme tubercolari polmonari ed extrapolmonari tenendo conto anche delle farmaco-resistenze. La rete prevede inoltre programmi di formazione per i medici operanti nel territorio e di forte sensibilizzazione del problema mediante una campagna da rivolgere soprattutto ai medici di medicina generale ed ai pediatri di libera scelta per evitare ritardi nella diagnosi”.

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