Reggio Calabria. Condanne per tutti i 13 imputati, tra cui l’ex sindacalista della Uil-Trasporti Antonino Barillà, nell’ambito del processo “Agathos”, scaturito dall’inchiesta contro il clan Tegano. Nei confronti degli imputati, che hanno scelto il giudizio abbreviato, il gup Silvana Grasso ha emesso il seguente verdetto: Giovanni Tegano, 20 anni di reclusione e 2.400 euro di multa; Michele Crudo, 18 anni e 1.400 euro; Carmine Polimeni, 20 anni e 1.400 euro; Gianfranco Siciliano, 16 anni e 1.400 euro; Roberto Moio, 4 anni, 5 mesi, 10 gironi e 600 euro; Domenico Polimeni, 14 anni e 1. 400 euro; Stefano Polimeni, 12 anni e 1.000 euro; Carmelo Ivano Fragapane, 8 anni, Giovanbattista Fragapane, 8 anni; Davide Carmelo Polimeni, 14 anni e 1.400 euro; Antonino Barillà, 7 anni, 4 mesi e 1.000 euro; Antonino Morabito, 3 anni; Serafino Vincenzo Morabito, 3 anni.
L’operazione “Agathos”, condotta dalla Squadra mobile e coordinata dalla Direzione investigativa antimafia, è stata portata a termine nel settembre dello scorso anno. Dalle indagini era emerso il controllo, da parte della cosca Tegano, delle attività economiche attraverso la gestione di interi settori imprenditoriali e commerciali, con particolare riferimento al controllo delle assunzioni, dei licenziamenti, delle maestranze, dei finanziamenti pubblici e degli accordi sindacali dell’impresa “New Labor”, società associata al “consorzio Kalos” ed incaricata da Trenitalia Spa (in qualità di stazione appaltante) di gestire la manutenzione e pulizia dei convogli ferroviari presso la stazione centrale e la “platea lavaggio” di Calamizzi.
Pino D’Amico