Falcone (Messina). Nella giornata di ieri, i Carabinieri della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto, ed in particolare quelli della Stazione di Falcone, tramite gli uffici delle rispettive Case Circondariali, hanno notificato una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale del Riesame di Messina nei confronti di: G.A. 64enne palermitano residente a Falcone già detenuto presso la Casa Circondariale di Milano Opera per omicidio e S.M.A di 34 anni nato a Palermo, già noto alle Forze dell’Ordine, figlio del 64enne ed in atto detenuto presso la Casa Circondariale di Messina Gazzi, per estorsione e danneggiamento a seguito di incendio. La recente pronuncia della Corte di Cassazione che ha rigettato il ricorso avanzato dai predetti, ha dato effetto al provvedimento custodiale dal Tribunale del Riesame di Messina che ha accolto l’appello, proposto in quella sede dalla Procura della Repubblica di Patti, avverso al provvedimento dell’Ufficio del G.I.P. di Patti, che aveva rigettato in prima istanza l’applicazione della custodia in carcere, non ritenendo ricorrere i gravi indizi di colpevolezza. Sono stati dunque ritenuti sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e la connessa esigenza cautelare, grazie anche alle risultanze investigative dei Carabinieri, che hanno appurato la responsabilità dei suddetti nelle richieste estorsive avanzate in danno di commercianti di Falcone nel periodo febbraio marzo 2010.
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