Crotone. I recenti continui sbarchi di extracomunitari in Italia, come quello di ieri mattina sulle coste calabresi, sovrapposti ai diversi servizi di ordine e sicurezza pubblica e ai “normali” servizi di Polizia, ormai da tempo, stanno sottoponendo l’apparato organizzativo della Questura di Crotone a una serie di problematiche relative alla gestione delle risorse umane con inevitabili ripercussioni a carico del personale di Polizia impiegato. A fronte di tale complessa e articolata gestione delle molteplici esigenze di carattere umanitario, istituzionale e di ordine pubblico, peraltro note al Governo da molto tempo, stupisce che ancora oggi si ricorra alla “spremitura” del già risicato personale della Polizia di Stato presente a Crotone.
Per questi motivi, i Segretari Generali, Regionale e Provinciale del SIAP, Antonino Tigano e Giuseppe Casiere, si sono recati dal Questore di Crotone per sentire dalla viva voce di chi gestisce giornalmente tale emergenza, il perché ci si trovi in tali estreme e disagevoli condizioni lavorative. In primis si è appreso con grande stupore che l’aliquota di personale di Polizia assegnata per le esigenze della più grande struttura che ospita e gestisce il flusso di immigrati in Calabria, risulta essere assolutamente inadeguata in relazione al numero di cittadini extracomunitari già ospitati e a coloro che si aggiungono giornalmente, rischiando di far collassare il centro stesso.
Ma non basta. Infatti il C.P.A. (Centro di Prima Accoglienza) S. Anna di Crotone, espleta diverse funzioni tra cui quella di C.I.E. (Centro di Identificazione ed Espulsione), di C.A.R.A. (Centro Accoglienza Richiedenti Asilo) e di numerose altre attività di interesse socio-umanitario. Per svolgere tali delicati compiti è però necessario, oltre a una consistente aliquota di volontari e personale della Questura e del Reparto Mobile (incredibilmente ridotta da 70 a 20 unità), l’impiego di ulteriori professionalità tra cui il personale dell’Ufficio Immigrazione, della Polizia Scientifica, della Polfer, per identificazione, trattazione atti e per il trasferimento dei migranti in altre sedi di accoglienza o di partenza. Il tutto condito da una insalubre e inadeguata disponibilità di locali per lo svolgimento delle delicate operazioni espletate dal personale della Polizia di Stato, fa riflettere e pensare che forse c’è un problema più serio di quanto ci si aspettava. Infatti a fronte delle richieste dei Segretari del SIAP, il Questore di Crotone ha riferito di aver posto in essere tutte le richieste e comunicazioni del caso al Dipartimento della P.S. per l’adeguamento dell’aliquota minima di personale e per il corretto espletamento delle varie attività lavorative.
A questo punto quindi, come spesso accade in Italia, occorre guardarsi intorno per identificare colui che misteriosamente rende difficoltoso il funzionamento dell’apparato più importante ai fini della sicurezza dei cittadini Italiani, più comunemente chiamato Polizia di Stato. Infatti questa O.S. sta avviando una vertenza sindacale indirizzata ai vertici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza per accertare quali problematiche in atto impediscono il corretto funzionamento della macchina Polizia di Stato a Crotone… e non solo. Nel frattempo ci auguriamo che nessuno prenda in considerazione l’idea di affiancare all’Esercito Italiano, in attesa dei Poliziotti di rinforzo, anche la Marina e l’Aereonautica Militare.
La Segreteria regionale Siap