Melicuccà (Reggio Calabria). Gente di Bagnara, di S. Eufemia, cittadini di Melicuccà, associazioni culturali, ex sindaci, volontari di “Città aperta” di Vibo Valentia, anche l’assessore provinciale Santo Gioffrè, partecipano all’assemblea pubblica che ha per tema: «La salute e la nostra dignità non sono in vendita: No alla discarica». Questo è il trait d’union che caratterizza gli interventi del prof. Silvio Greco, del segretario della Cgil della Piana di Gioia Tauro, Antonino Calogero e dall’ambientalista, Giuseppe Pugliese, dell’associazione difesa territorio “F. Nisticò”. Nel presentare gli oratori, il candidato a sindaco di Melicuccà, Francesco Buggè, rammenta le tradizioni culturali e sociali del centro preaspromontano che non può piegarsi a scelte scellerate che contribuiscono a devastare il territorio, con la costruenda discarica di contrada “Zingara”. Segue l’intervento del prof. Greco tra l’altro ex assessore regionale all’ambiente. Conosce “case e cose” il professore universitario e li snocciola alla platea in maniera chiara, soffermandosi a volte in episodi della passata gestione regionale in merito al problema dei rifiuti. Intercalando cifre e costi di progetti avviati e mai conclusi, si lascia andare ad una spiegazione medico-scientifica sui danni che ne derivano alle popolazioni. Ironizza su quello che molti considerano alla guisa di un “Turismo dei rifiuti”. Camion che si spostano con il loro carico di mondezza da un capo all’altro della Calabria. Ed i calabresi non fanno altro che abbassare la testa, accettando la situazione che si va facendo sempre più drammatica. A suo dire, tra le altre soluzioni ci sarebbe quella della raccolta differenziata come avviene in altre parti d’Italia e negli Usa. Critica aspramente la multinazionale Viola e la sua referente Tec. Il loro impegno nell’assicurare il deposito temporaneo nelle discariche che però, molte volte rimangono in quei siti per decenni. Sale sul palco un cittadino eufemiese a ricordare l’incendio della “Zingara” del 2009 allorquando andarono distrutte un numero considerevole di traversine di binari delle Fs con il conseguente inquinamento dell’aria e delle produzioni agricole della zona. Chiama in causa il sindaco, Emanuele Oliveri che non si sottrae per niente all’invito. Il primo cittadino di Melicuccà inizia un lungo excursus che parte dal 1989 con l’avvio della discarica di contrada “Zingara” e carte alla mano arriva all’ultima delibera di giunta che autorizza la costruzione della nuova discarica. «Temporanea, rimarca Oliveri, e costruita in regime di massima sicurezza. Nel frattempo, come indennizzo abbiamo avuto rassicurazioni della messa in sicurezza della vecchia discarica». Dopo un battibecco tra un cittadino e il sindaco in merito ad una questione che esula dall’argomento, torna la calma e si dà la possibilità d’intervento a Giuseppe Pugliese. Anche il volontario dell’associazione “F. Nisticò” tocca i temi principali dell’argomento, propinando una serie di avvenimenti che contribuiscono a rendere negativa la scelta della discarica a Melicuccà. A chiudere, si registra l’intervento di Antonino Calogero. Il sindacalista, figlio di Melicuccà, con molta calma espone il suo punto di vista sostenendo «è necessario avviare un cambiamento di sistema che attraverso la pratica diffusa della raccolta differenziata possa portare alla riduzione generalizzata dei rifiuti, al riciclaggio ed a un inquinamento zero».
Il prossimo appuntamento in piazza, giorno 29 con un consiglio comunale aperto e la presenza del commissario straordinario, generale Graziano Meandri.
Antonio Ligato