Staiti. Sarà realtà il Museo iconografico dei santi italo-greci, il Comune ha deliberato l’istituzione

Staiti (Reggio Calabria). Il Museo iconografico dei santi italo-greci è una realtà. La giunta comunale di Staiti – presieduta dal sindaco Vincenzo Ielo -, infatti, ha deliberato l’istituzione del Museo Iconografico da collocarsi presso l’ex struttura penitenziaria del piccolo centro montano dislocato sul dorsale aspromontano. Come è noto, l’iconografia si occupa di quelle immagini che possono rappresentare una fonte documentaria per la ricostruzione di eventi storici specifici, usanze di determinate popolazioni. Può riferirsi a personaggi o avvenimenti storici così come a ricerche su temi religiosi. L’iniziativa è da attribuire all’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte che, nelle sue linee programmatiche, ha ritenuto opportuno proporre al Comune di Staiti uno studio di fattibilità se esistevano le condizioni per allestire il Museo iconografico. Per questi motivi l’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte aveva iscritto nell’apposita voce di bilancio la somma di 30.000 per la sua realizzazione. Il sindaco Vincenzo Ielo non si è fatto sfuggire l’occasione e, con molta sollecitudine, ha fatto approvare dal Consiglio comunale la convenzione attraverso la quale concedeva in comodato d’uso gratuito i locali dell’ex carcere in quanto, come ha dichiarato a suo tempo “l’iniziativa è lodevole perché dà lustro alla piccola comunità staitese richiamando l’attenzione sui temi della fede e della pietà popolare, temi particolarmente cari alla nostra popolazione”. A questo punto, il Comune di Staiti, assolti i suoi compiti istituzionali, si augura che l’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte attivi i meccanismi della macchina burocratica nella speranza che nel volgere di poco tempo si realizzi un sogno a lungo coltivato dalla popolazione, gente cordiale e simpatica che ha sempre rifiutato l’emarginazione economica, sociale, politica e culturale. E’ gente che ha sempre cercato di uscire dall’isolamento ambientale valorizzando i prodotti locali dando impulso all’artigianato, alle attività agro-pastorali ed attuando un’adeguata politica di accoglienza dei flussi turistici. Infatti, a pochi chilometri dal centro abitato è possibile visitare l’Abbazia di Santa Maria di Tridetti, una struttura architettonica di stile bizantino-normanno dell’XI secolo scoperta nel 1914 dal grande archeologo Paolo Orsi. Presenta un’architettura che non trova riscontri nell’intera regione. Anche la Chiesa della Vittoria, situata nell’omonima piazza, è molto interessante. E’ stata costruita in omaggio alla battaglia di Lepanto del 1571. Infine, sono da annoverare le numerose sagre paesane (i maccheroni col sugo della carne di capra, del cinghiale, della ricotta, ecc.) che fanno accorrere nel vecchio borgo medievale numerosi turisti provenienti da ogni parte della Calabria e della vicina Sicilia.

Agostino Belcastro

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